Grazie al VLT dell’ESO gli scienziati hanno scoperto la sorgente di emissioni radio più distante finora conosciuta. Scopriamo il quasar P172+18 nell’universo primordiale

Il quasar P172+18 è distante circa 13 miliardi di anni luce dalla Terra ed è un oggetto luminoso con potenti getti che emettono a lunghezze d’onda radio. Pensate risale a circa 780 milioni di anni dopo il Big Bang. P172 + 18 viene alimentato da un buco nero circa 300 milioni di volte più massiccio del Sole con una velocità incredibile.

Rappresentazione artistica del quasar P172+18
Rappresentazione artistica del quasar P172+18. Credit: ESO/M. Kornmesser

Ma cos’è un quasar?

I Quasars sono sorgenti elettromagnetiche ad alta intensità nelle bande radio, X e Gamma. Sono dei Nuclei Attivi Galattici (la luminosità è dominata da una sorgente non stellare). Una galassia attiva è una galassia dove una frazione significativa dell’energia viene emessa da oggetti diversi dai normali componenti di una galassia. Nei blazars, uno dei getti è diretto più o meno verso la Terra (a differenza dei normali quasars) e dunque la loro luminosità ci appare più intensa di quella che osserveremmo, se il getto fosse puntato in un’altra direzione.

L’importanza di questa scoperta

Questa scoperta è speciale non tanto per la distanza (conosciamo quasar più lontani) ma perché è la prima volta in cui gli astronomi riescono a identificare segni inequivocabili della presenza di getti radio in un quasar nell’Universo primordiale. Non è noto il motivo per cui alcuni buchi neri supermassicci siano cresciuti velocemente e divenuti così enormi nell’Universo primordiale e lo studio di questi getti potrebbe aiutare a svelare il mistero. Grazie ad ALMA ed al futuro ELT (Extremely Large Telescope) avremo ulteriori informazioni e studi.

Riferimenti: