Sulla Luna esistono vaste aree di “mare” caratterizzate dalla presenza di regolite

Sin dalle prime osservazioni della Luna secoli addietro, fu possibile distinguere zone più chiare, interpretate come continenti, ossia terre alte, caratterizzate dalla presenza di crateri e rilievi montuosi e zone più scure (areali pianeggianti e di depressione), intese come mari.

Luna
Mare lunare. Credit: LRO

Con le successive missioni ed i passi da gigante compiuti dalla scienza, si è scoperto che le terre alte sono più precisamente composte da anortositi, rocce con un alto contenuto di anortite, minerale di colore chiaro, appartenente ai tectosilicati. L’anortite è un feldspato calcico, detto anche plagioclasio calcico, la cui formula è CaAl2Si2O8. Le rocce succitate rappresentano la parte più antica della Luna e sono datate a 4.6 miliardi di anni fa.

Regolite
Campione di regolite lunare dalla missione Apollo 17. Credit: NASA

E i mari? Sono davvero distese di acqua?

La risposta è negativa. Sono zone con un’elevazione media negativa (quindi effettivamente sono delle vere e proprie depressioni, parimenti ai mari terrestri), contraddistinte dalla regolite (dal greco rhegos, coperta, tappeto + -lite), un materiale polverulento, formato di sferule, dalla composizione similare ai basalti terrestri, con inclusioni vetrose. Lo spessore varia a seconda della località: si passa da [2; 10] m nei mari a [20; 100] m sulle terre. Si suppone che la regolite sia stata generata da eruzioni vulcaniche o da impatti meteorici.

La Luna
Luna. Credit: NASA

In quest’ultimo caso, l’energia meccanica in seguito all’urto si sarebbe trasformata in energia termica che avrebbe pertanto provocato la fusione delle rocce e la subitanea ri-solidificazione in forma vitrea. Esistono inoltre anche altre ipotesi inerenti alla genesi di questo deposito soffice ed incoerente di polveri granulari dal color grigio cinerino, o marrone. Quali? Ad esempio fenomeni di termoclastismo, corroborati dalla notevole escursione termica giornaliera oppure dall’impatto del vento solare.

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