Gli scienziati stanno elaborando un nuovo metodo per manipolare l’atmosfera di una Terra “surriscaldata”. Ecco tutti i dettagli.

Sarebbe possibile rendere più vivibile un pianeta bollente? Per gli scienziati sì. Il vapore acqueo, ovvero l’acqua nella sua forma gassosa, è un gas serra naturale che intrappola il calore, proprio come l’anidride carbonica derivante dalla combustione di carbone, petrolio e gas. I ricercatori di NOAA e NASA ritengono che se si potesse iniettare ghiaccio nell’atmosfera, il vapore acqueo diventerebbe un po’ più “secco” e ciò potrebbe contrastare una piccola quantità di calore causato proprio dall’uomo.

L’idea degli scienziati

Il progetto prevede l’utilizzo di aerei super tecnologici che inietterebbero particelle di ghiaccio a circa 17 chilometri di altezza, appena sotto la stratosfera. Il ghiaccio e l’aria fredda salgono dove è più freddo e fanno sì che il vapore acqueo si trasformi in ghiaccio e ricada, disidratando la stratosfera. Finora, però, non esiste una vera e propria tecnica di iniezione di ghiaccio nell’atmosfera, fanno sapere gli scienziati.

Cosa comporterebbe questo meccanismo

Iniettando 2 tonnellate a settimana, si potrebbe estrarre abbastanza vapore acqueo da ridurre il riscaldamento di una piccola quantità, circa il 5% del riscaldamento complessivo creato dal carbonio delle emissioni fossili dell’uomo. Non è molto, certo, ma sarebbe già un primo passo.Fatto sta che la priorità dell’uomo dev’essere comunque di ridurre l’inquinamento attuale.

I rischi per il pianeta

Armeggiare di proposito con l’atmosfera terrestre per risolvere il problema del cambiamento climatico rischia di creare nuovi problemi, ha detto Andrew Weaver, climatologo dell’Università di Victoria. Ha anche detto che l’aspetto ingegneristico di questo progetto ha senso, ma ha paragonato il concetto a una storia per bambini in cui un re che ama il formaggio è invaso dai topi, fa sì che i gatti si occupino dei topi, poi i cani scacciano i gatti, i leoni si liberano dei cani e degli elefanti per eliminare i leoni e poi torna dai topi per spaventare gli elefanti. Insomma, per risolvere un problema se ne creerebbero altri a catena. Staremo a vedere cosa si inventeranno gli scienziati per risolvere questo grande problema dei nostri tempi.

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