Secondo un nuovo studio, un veicolo spaziale potrebbe sfruttare i laser per la propulsione e ridurre i tempi di una missione su Marte. Ecco tutti i dettagli.

NASA e Cina hanno intenzione di mandare esseri umani su Marte, nel prossimo decennio. Nonostante questo rappresenti un enorme balzo avanti in termini di esplorazione spaziale, ci sono anche significative difficoltà in termini logistici e tecnologici. Tanto per cominciare, le missioni verso Marte possono essere lanciate solo ogni 26 mesi, quando cioè i due pianeti sono alla minima distanza possibile. Con la tecnologia attuale, insomma, impiegheremmo dai 6 ai 9 mesi per un viaggio dalla Terra a Marte.

Marte, nanosonde
Rappresentazione artistica di nanosonde dirette su Marte. Credit: universetoday

Il modo più veloce per arrivare su Marte

Anche se usassimo la propulsione nucleare, un viaggio verso Marte richiederebbe almeno 100 giorni. Un team di ricercatori dell’Università di Montreal sta valutando il potenziale di un sistema a propulsione laser. In sostanza con l’utilizzo di un veicolo spaziale dotato di un nuovo sistema di propulsione, che prevede l’uso di laser per riscaldare il combustibile a idrogeno, i tempi di viaggio potrebbero addirittura ridursi a 45 giorni.

L’idea sarebbe quella di spingere una vela laser verso lo spazio. Una possibilità, questa, che sta diventando sempre più concreta nella comunità scientifica. Si parla perfino di viaggi interstellari con sofisticate nanosonde per raggiungere stelle lontane nella nostra galassia. L’impiego dei laser, tra l’altro, è già in atto per missioni spaziali che riguardano la difesa interplanetaria e dagli asteroidi. C’è già un progetto della NASA in collaborazione con il MIT, a tal proposito.

Il laser verrebbe utilizzato come una specie di gigantesco bollitore a vapore. Riscaldando direttamente il propellente, infatti, le navicelle verranno accelerate mentre si trovano ancora in prossimità della Terra, per dar loro la spinta necessaria ad arrivare su un altro pianeta.

Riferimenti: