È un sistema di satelliti che mira a fornire una copertura internet globale. Ideale per quelle aree geograficamente isolate in cui la connettività è inaffidabile o addirittura inesistente.

Capita spesso di imbattersi in una qualche notizia in cui si citano i satelliti Starlink di Elon Musk. Diciamo subito che si tratta di un’iniziativa di SpaceX per creare una rete globale a banda larga. Per raggiungere questo obiettivo e dare a tutto il mondo la possibilità di connettersi a internet, SpaceX utilizza proprio questi satelliti.

Cosa sono gli Starlink? Credit: SpaceX

Come funziona Starlink?

Starlink opera su una tecnologia di servizi internet che esiste da decenni. Anziché utilizzare la tecnologia via cavo, come la fibra ottica, il sistema satellitare trasmette segnali radio attraverso il vuoto dello spazio. Le stazioni terrestri trasmettono il segnale ai satelliti in orbita, che a loro volta trasmettono i dati agli utenti sulla Terra. Ogni satellite Starlink pesa 260 kg: un razzo Falcon 9 può ospitare fino a 60 satelliti.

L’obiettivo di Elon Musk è creare una rete a bassa latenza nello spazio, che faciliti l’edge computing sulla Terra. Si tratta di una sfida piuttosto grande, soprattutto perché la bassa latenza è molto richiesta. Per soddisfare questa domanda, SpaceX punta ad avere una “costellazione” di 42mila satelliti delle dimensioni di un tablet nella bassa orbita terrestre. Questi CubeSats (satelliti in miniatura usati anche nel corso della missione Artemis I) andranno a creare una fitta copertura di rete e la bassa orbita terrestre produrrà la bassa latenza.

Riferimenti: Techtarget

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