La mitologia ci spiega il significato delle figure nel cielo notturno: tra queste spicca la costellazione di Orione

Secondo la mitologia greca, Orione era un gigantesco e aitante cacciatore, il più abile dei suoi tempi, figlio del dio del mare, Poseidone, e di Euriale, figlia del re di Creta Minosse. 

Il mito racconta che una notte, sull’isola di Chio, Orione corteggiò Merope, la figlia del re Enopio: questi si adirò moltissimo, lo accecò e lo bandì dall’isola. Orione, dopo vari giorni di totale smarrimento ebbe un oracolo, che gli predisse che se si fosse recato verso oriente avrebbe potuto riacquistare la vista.

Si recò quindi sull’isola di Lemno dove incontrò Efesto, il dio del fuoco. Efesto, impietosito dalla sua cecità, decise di affidarlo ad uno dei suoi apprendisti, Cedalione, il quale lo condusse attraverso l’oceano fino ad arrivare in una lontanissima isola dove viveva Eos, la dea dell’Aurora.

La dea si innamorò subito del bellissimo e possente Orione e suo fratello Elio, in segno di amicizia, gli restituì la vista.

Orione
Orione. Credit: NASA

Artemide si vendica dell’oltraggio subito

Un giorno la dea della caccia Artemide (o Diana) si invaghì di Orione ed iniziò a fargli delle esplicite avance.

Orione declinò i ripetuti inviti garbatamente, spiegando alla dea che mai avrebbe potuto tradire la sua amata sposa, alla quale sarebbe stato eternamente fedele, perché grato di avergli fatto riacquistare la vista.

Artemide si mise il cuore in pace fino a quando non scoprì che Orione stava facendo una corte spietata alle Pleiadi, le 7 figlie di Atlante e Pleione, nonché sue ancelle.

Le inseguiva ovunque, nonostante i ripetuti rinneghi delle ragazze, fino a quando Zeus, il padre degli dei, ebbe pietà di loro e decise di tramutarle prima in colombe e successivamente in stelle.

Artemide non potendo sopportare l’affronto di Orione, desiderosa di vendetta, decise di inviare nella sua abitazione, mentre egli dormiva, un velenosissimo scorpione che lo avrebbe punto e quindi ucciso con il suo mortale veleno. Secondo altre varianti del mito di Orione, lo scorpione gli fu inviato dalla madre terra Gea, dopo che Orione aveva affermato tracotante di poter uccidere tutti gli animali che ella poteva generare.

Ecco la costellazione dello Scorpione, antagonista di Orione. Credit: Akira Fujii – David Malin

Così fu e sia lo scorpione (che morì dopo aver punto Orione) che Orione furono collocati in cielo da Zeus, sotto forma di costellazioni, ma collocati in punti opposti del cielo affinché lo scorpione non potesse più pungere il cacciatore. Quando vediamo la costellazione di Orione tramontare ad ovest, vediamo sorgere ad est quella dello Scorpione. 

In cielo assistiamo quindi a ciò che il mito descrive: Orione che muore quando lo Scorpione emerge dalla terra. Notiamo che non avviene il contrario: quando Orione inizia a sorgere, lo Scorpione è già completamente tramontato da più di un’ora. 

La morte di Orione lasciò solo e disperato il suo fedele cane Sirio che ululò per tre giorni di fila fino a che Zeus, scocciato dalle sue urla strazianti, decise di portarlo in cielo accanto al suo padrone, formando così la costellazione del Cane Maggiore. Il mito spiega anche perchè se osserviamo il cielo vediamo la costellazione di Orione molto vicina a quella del Toro, dove risiedono appunto le Pleiadi. Nel suo lento movimento nel cielo Orione segue quindi ininterrottamente questo ammasso di stelle.

Sirio al centro dell’immagine di fianco al suo padrone Orione. Notate anche il triangolo invernale formato da Sirio, Procione in alto a sinistra e Betelgeuse in alto a destra. Credit: Credit: Akira Fujii https://esahubble.org/images/heic0206j/

Anche se esistono davvero molte versioni riguardo al mito di Orione, l’elemento che le accomuna è la collocazione del cacciatore nella Costellazione di Orione, la più grande e luminosa del cielo, mirabile da entrambi gli emisferi e simile ad una figura umana.

La costellazione di Orione raffigura il gigantesco cacciatore che brandisce con la mano destra una clava e con la sinistra un vello di pelle di leone, oppure uno scudo. Una particolarità di questa costellazione è costituita da un trio di stelle allineate che formano la c.d. “Cintura di Orione”. 

Le tre stelle della Costellazione di Orione AlnitakAlnilam e Mintaka allineate al centro formano la Cintura. Credit: Davide De Martin; Digitized Sky Survey, ESA/ESO/NASA FITS Liberator

Il significato del mito di Orione: scientifico o eziologico?

Il mito di Orione è un mito criptoscientifico: contiene informazioni scientifiche, ovvero tratteggia fenomeni naturali in maniera rigorosa, ma non lo fa esplicitamente, sebbene i riferimenti contenuti in esso siano sufficientemente chiari da rendere evidente già nell’antichità il suo significato astronomico.

Il contenuto scientifico del racconto di Orione ucciso dallo Scorpione benché appaia notissimo tanto ad autori antichi quanto a commentatori successivi, non è espresso dal mito, che parla solo di un animale e di un cacciatore in carne ed ossa.

Estremamente simile al mito di Scorpione ed Orione è quello della genesi della Via Lattea.

Come l’altro si lega al fatto che la levata dello Scorpione avviene quando Orione cala, analogamente questo segnala che, alla levata di Ercole, segue quella della Via Lattea.

Va notato che anche questo, con la narrazione del latte schizzato in cielo a formare la Via Lattea, se preso alla lettera senza considerarne l’informazione astronomica che contiene, è un banale racconto eziologico

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