Se pensiamo al Big Bang come a un’esplosione, possiamo ricondurlo a un unico punto di origine. Ma cosa accadrebbe se fosse avvenuto ovunque contemporaneamente?

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Uno dei concetti più difficili da comprendere per chiunque, persino per un astrofisico, è l’idea del Big Bang e dell’Universo in espansione. In lontananza, al limite di ciò che anche i nostri telescopi più potenti riescono a vedere, ci sono galassie che si allontanano da noi così velocemente che la luce emessa dalle loro stelle è stata allungata fino a dodici volte la sua lunghezza d’onda originale. Verrebbe da chiedersi: dove è avvenuto il Big Bang rispetto a dove ci troviamo noi? Proviamo a rispondere a questa domanda.

La radiazione cosmica di fondo

Un modo per capire l’espansione dell’Universo è immaginarlo come lievito con dentro l’uvetta, in cui quest’ultima rappresenta le galassie. Crediti: NASA/WMAP Science Team.

In tutte le direzioni dello spazio, c’è un bagno di radiazione molto fredda, a bassa energia, ma onnipresente: la radiazione cosmica di fondo. L’Universo, in tutte le direzioni, ha una temperatura di fondo media derivante dalla radiazione cosmica di fondo (CMB) di 2,7255 K: meno di tre gradi sopra lo zero assoluto. Se traduciamo questo dato in velocità e consideriamo il moto del nostro Sole attraverso la Via Lattea, scopriamo che la Via Lattea si muove nell’Universo a circa 620 chilometri al secondo: verso la costellazione del Leone e lontano dalla costellazione dell’Acquario.

Dove è avvenuto il Big Bang

A questo punto possiamo calcolare quanto ci ha allontanato questa attrazione gravitazionale cumulativa dal punto iniziale. La risposta? Ci troviamo a una distanza compresa tra 14 e 20 milioni di anni luce da quel punto “centrale”. Per semplicità, chiamiamolo 17 milioni di anni luce. In altre parole, se potessimo prendere tutte le galassie dell’Universo in espansione, misurare come si allontanano l’una dall’altra nell’Universo in espansione in tutte e tre le dimensioni e tracciare quel movimento fino a un singolo punto, ecco dove si troverebbe quel punto: a circa 17 milioni di anni luce di distanza da dove ci troviamo oggi.

Perché non ha senso chiedersi dove è avvenuto il Big Bang

Ma “esplosione” non è sinonimo di “espansione”. Un’esplosione è qualcosa che avviene nello spazio, e le schegge di quell’esplosione si muoverebbero attraverso lo spazio. L’espansione, invece, è qualcosa che avviene nello spazio e influenza il modo in cui gli oggetti all’interno del vostro Universo si percepiscono a vicenda. La migliore analogia che conosco è quella di una palla di pasta con dentro dell’uvetta. L’impasto è come lo spazio, e l’uvetta è come le galassie al suo interno. Viviamo come parte di un’uvetta, e possiamo vedere solo gli altri chicchi, non l’impasto stesso.

Il centro dell’universo

Sebbene si possano tracciare i percorsi degli oggetti in allontanamento nell’Universo fino a un singolo punto, e persino misurare quanto sia lontano quel punto dalla nostra posizione attuale, questo non ci dice quanto siamo lontani dal punto in cui si è verificato il Big Bang. Ci dice quanto siamo stati tirati e spinti da dove saremmo stati se non ci fossero state forze gravitazionali nette su di noi dall’inizio del Big Bang. In realtà, l’Universo non ha un centro, o, da un altro punto di vista, ogni punto dello spazio e ogni osservatore nell’Universo possono rivendicare pari dignità di trovarsi al centro stesso. Come ha brillantemente affermato l’astrofisica Katie Mack: “L’Universo si espande nello stesso modo in cui si espande la tua mente. Non si espande in nulla: stai solo diventando meno denso“.

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