Il team del telescopio Euclid sta procedendo nella fase di calibrazione che ha mostrato qualche problema al sensore di guida.
Euclid, il telescopio sviluppato dall’Agenzia Spaziale Europea per lo studio della materia oscura, sta giungendo alla fine di un intenso periodo di messa in servizio. Nelle ultime settimane, il team dell’ESA, il Consorzio Euclid e i partner industriali hanno lavorato per verificare tutte le funzioni del veicolo spaziale e della strumentazione. I team hanno confermato che il telescopio spaziale, i sistemi Euclid e gli strumenti scientifici funzionano come previsto o superando le aspettative. Tuttavia, la configurazione del sensore di guida fine (FGS) procede con qualche intoppo. La coerenza con cui il sensore fornisce una direzione di puntamento affidabile per il telescopio non è ancora al livello richiesto e il team sta testando diversi approcci per risolvere il problema.
I problemi al sensore di guida
Dalla scorsa settimana, il team operativo di Euclid ha lavorato intensamente per affrontare un problema che incide sull’affidabilità del sistema di guida fine scoperto durante la messa in servizio. Per fornire immagini della massima qualità, Euclid deve avere un modo molto preciso e stabile di puntare il telescopio in una determinata direzione.
A tale scopo, il telescopio spaziale è dotato del Fine Guidance Sensor (FGS), che consiste in sensori ottici che fotografano il cielo ai lati del campo visivo dello strumento visibile (VIS). L’FGS utilizza le stelle guida per fornire la direzione in cui il telescopio deve puntare con grande precisione. Queste informazioni vengono poi utilizzate dal sistema del veicolo spaziale che controlla l’orientamento e il movimento orbitale, il cosiddetto Attitude and Orbit Control System (AOCS), per puntare Euclid e mantenere accuratamente il puntamento del telescopio.
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Durante la messa in servizio, il team ha eseguito vari test dedicati dell’FGS e dell’AOCS. La settimana scorsa, Euclid è stato utilizzato in modalità scientifica eseguendo le prime attività della fase di verifica delle prestazioni (PV). Sebbene la maggior parte dei sistemi funzioni bene, questi hanno portato alla luce casi in cui il sistema di guida non è riuscito a fornire e mantenere il puntamento corretto.
Il problema è intermittente, ma con una frequenza che richiede attenzione. Il team ha scoperto che in determinate circostanze l’FGS non forniva informazioni di guida affidabili, il che era problematico da gestire per il software del veicolo spaziale. Per affrontare questa situazione nel modo più efficace, è stata presa la decisione di interrompere la modalità scientifica e di tornare a far funzionare il veicolo spaziale nello stato di messa in servizio. Il problema comunque è stato individuato e nei prossimi giorni il team svilupperà e testerà nuovi aggiornamenti software e il programma per la fase scientifica verrà modificato.
Fonte: ESA
