L’8 marzo si celebra la Giornata internazionale della Donna: ecco alcune delle italiane che hanno fatto la storia della scienza. Da Rita Levi-Montalcini, premio Nobel per la Medicina nel 1986, a Samantha Cristoforetti, prima italiana nell’ESA.

Le origini della festa della donna risalgono all’8 marzo 1917, quando un gruppo di donne protestò a San Pietroburgo chiedendo la fine della Prima guerra mondiale. Un tempo che sembra lontanissimo, ma quantomai attuale per i motivi che spinsero le donne a scendere in piazza e agire in prima linea. Fu solo dopo la rivoluzione russa che Lenin istituì l’8 marzo come festività ufficiale. Ma sono tantissime le donne che si sono battute per la parità di genere e che hanno dedicato la propria vita alla lotta contro le discriminazioni e i pregiudizi. In questo articolo celebreremo alcune delle più importanti eccellenze italiane. Ce ne sono tantissime e tante altre arriveranno dalle nuove generazioni, noi ne abbiamo scelte 10.

Rita Levi-Montalcini
Rita Levi-Montalcini, premio Nobel per la Medicina nel 1986.

Festa della donna: le eccellenze italiane

Rita Levi-Montalcini è sicuramente una delle donne più famose, in Italia e nel mondo. Nel 1986 ha vinto il premio Nobel per la Medicina, e in particolare per aver scoperto il fattore di accrescimento della fibra nervosa, noto come Ngf. Tra l’altro è stata la prima donna ad essere ammessa all’accademia delle scienze pontificia. Di Margherita Hack parliamo spesso nei nostri articoli: è forse l’astrofisica italiana più conosciuta e di recente le è stata dedicata anche una statua a Milano. Fabiola Gianotti è alla guida del Cern di Ginevra: è la prima donna ad essere nominata direttrice generale.

Samantha Cristoforetti, purtroppo, non sarà al comando della Stazione Spaziale Internazionale, quest’anno, ma è comunque la prima italiana entrata a far parte dell’ESA. Sarà comunque leader del segmento orbitale americano della Iss. Elena Cattaneo è la più giovane senatrice a vita della storia italiana. È un’eccellenza nel campo delle cellule staminali neurali e della malattia di Huntington. Lucia Votano, invece, è la prima e unica donna ad aver ricoperto il ruolo di direttrice del Laboratorio nazionale del Gran Sasso dell’Istituto nazionale di fisica nucleare.

Anna Grassellino, classe ’81, dirige il centro Sqms al Fermilab di Chicago: nel 2017 Obama le conferì il Presidential Early Career Award for Scientists and Engineers. Ilaria Capua, invece, l’abbiamo conosciuta più da vicino durante la pandemia ed è un’eccellenza italiana nel campo della virologia. Tornando indietro nel tempo, poi, c’è Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, la prima donna laureata al mondo (in Filosofia nel 1678) e Laura Bassi, la prima a cui è stata affidata una cattedra universitaria, nel 1732.

Credit immagine di copertina ESA/NASA

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