Nonostante un problema alla JunoCam, la sonda Juno ha compiuto il suo 48° sorvolo di Giove a soli 120mila km dal pianeta restituendo immagini fantastiche. I dettagli
La JunoCam a bordo della navicella spaziale Juno della NASA non ha acquisito tutte le immagini pianificate durante l’ultimo sorvolo di Giove il 22 gennaio 2023. I dati ricevuti dalla navicella spaziale indicano che la fotocamera ha riscontrato un problema simile a quello che si è verificato durante il suo precedente passaggio ravvicinato del gigante gassoso il mese scorso, quando il team ha visto un aumento anomalo della temperatura dopo che la camera è stata accesa in preparazione del sorvolo. Tuttavia, in questa nuova occasione il problema è persistito per un periodo di tempo più lungo (23 ore rispetto ai 36 minuti del passaggio ravvicinato di dicembre), rendendo inutilizzabili le prime 214 immagini della JunoCam previste per il flyby. Come per l’evento precedente, una volta risolta l’anomalia che ha causato l’innalzamento della temperatura, la camera è tornata al normale funzionamento e restituendo 44 immagini fantastiche. Eccone una:

Credit: NASA/JPL-Caltech/SwRI/MSSS
Le analisi
Il team della missione sta valutando i dati ingegneristici della JunoCam acquisiti durante i due recenti passaggi ravvicinati, il 47° e il 48° della missione, e sta indagando sulla causa principale dell’anomalia. JunoCam rimarrà accesa per il momento e la telecamera continuerà a funzionare normalmente. JunoCam è una fotocamera a colori a luce visibile progettata per catturare immagini delle cime delle nuvole di Giove. È stato inclusa nel veicolo spaziale particolarmente per scopi di impegno pubblico, ma si è dimostrata importante anche per le indagini scientifiche. La fotocamera è stata originariamente progettata per funzionare nell’ambiente di particelle ad alta energia di Giove per almeno sette orbite, ma è sopravvissuta molto più a lungo. Juno effettuerà il suo 49esimo passaggio ravvicinato di Giove (flyby) il prossimo 1° marzo.
Fonte: NASA