E’ il terzo caso di scioglimento estremo dell’ultimo decennio. La Groenlandia ha vissuto l’evento di fusione dei ghiacciai più significativo dell’anno perdendo più di 8,5 miliardi di tonnellate di massa superficiale

Il fattore scatenante di questo fenomeno è, purtroppo, il cambiamento climatico causato dall’uomo. Si stima che la temperatura media mondiale sia cresciuta di un grado dal 1800 a oggi, dato che potrebbe attestarsi alla soglia dell’1.5 o dei 2 gradi entro il 2050. Secondo un recente studio pubblicato sulla rivista Cryosphere, la Terra ha perso ben 28 trillioni di tonnellate di ghiaccio dalla metà degli anni ’90, gran parte dei quali provenienti dall’Artico, compresa la calotta della Groenlandia. Lo scioglimento della superficie in questa zona è diventato sempre più grave ed irregolare: anche se l’attuale scioglimento dei ghiacci non è da record, la grandezza con cui questi eventi si verificano è un segnale inequivocabile di come il cambiamento climatico stia creando periodi di fusione come questo sempre più frequentemente.

Nel 2019 la Groenlandia ha versato in mare circa 532 miliardi di tonnellate di ghiaccio che unite ad una primavera molto calda ed a forti ondate di temperature elevate hanno avuto come risultato un permanente innalzamento del mare, pari a 1,5 mm.

Le conseguenze

Sono moltissime le conseguenze che lo scioglimento dei ghiacciai può avere sul Pianeta, con effetti drammatici per l’ecostistema nel suo complesso, compresi l’uomo e gli animali. Possiamo vedere già oggi i primi segnali, come la modifica di alcuni habitat naturali e la scomparsa di vari rappresentanti della fauna e della flora mondiale. La conseguenza diretta dello scioglimento dei ghiacciai, come già affermato precedentemente, è l’innalzamento del livello dei mari. L’aumento dei livelli degli oceani porterà alla sommersione delle principali città su coste e lagune – come Venezia e Miami (per citarne due). Altra inevitabile conseguenza è quella degli stravolgimenti climatici: l’aumentata massa di acqua liquida potrebbe portare a gravi alterazioni del clima, con modifiche delle correnti cicloniche in tutto il mondo. Si potrebbero moltiplicare fenomeni come uragani e trombe d’aria, ma anche un aumento degli incendi e della desertificazione nei pressi dell’Equatore. Ed infine potremmo assistere ad una riduzione della biodiversità con conseguente alterazione della catena alimentare non solo per gli animali ma anche per l’uomo.

La calotta glaciale della Groenlandia contiene circa 2,9 milioni di km 3 di ghiaccio che innalzerebbero il livello del mare di circa 7,3 m se dovesse sciogliersi completamente
La calotta glaciale della Groenlandia contiene circa 2,9 milioni di km^3 di ghiaccio che innalzerebbero il livello del mare di circa 7,3 m se dovesse sciogliersi completamente. Credit: NASA https://www.usgs.gov/media/images/greenland-ice-sheet-seen-space

Previsioni future

Le previsioni dunque non sono buone: entro la fine del secolo lo scioglimento dei ghiacciai della Groenlandia potrebbe aumentare il livello globale del mare tra i 2 e i 10 cm. Gli scienziati affermano che le tendenze con cui il cambiamento climatico sta evolvendosi sono abbastanza chiare e che, a meno che le emissioni di CO2 non vengano frenate, questi eventi estremi continueranno a verificarsi sempre più frequentemente. Sul fronte personale, anche piccole azioni quotidiane potrebbero rivelarsi fondamentali per l’ambiente come ad esempio provare ad ottimizzare i consumi energetici, scegliere fonti rinnovabili, optare per la mobilità sostenibile e puntare su un’alimentazione consapevole limitando i costi di produzione dovuti agli allevamenti intensivi. Lo scioglimento dei ghiacciai può essere rallentato.

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