Si è pensato a lungo che i pianeti non potessero orbitare stabilmente attorno a sistemi contenenti tre stelle. GW Orionis è il primo contro-esempio
Per molti anni, gli scienziati hanno creduto che i pianeti in sistemi con tre o più stelle potessero orbitare solo in posizioni molto particolari. Il cosiddetto “problema dei tre corpi”, una sfida matematica che descrive come le forze gravitazionali interagiscono in un sistema con tre oggetti massivi, suggeriva infatti che qualsiasi pianeta si formasse in queste condizioni sarebbe presto espulso o destabilizzato. Tuttavia, recenti scoperte riguardanti il sistema GW Orionis, una giovane formazione di tre stelle a circa 1.300 anni luce da noi, stanno sfidando questa teoria. Per la prima volta, abbiamo prove dirette dell’esistenza di pianeti in orbita stabile intorno a tutte e tre le stelle di un sistema trino, dimostrando che questo tipo di configurazione non solo è possibile, ma anche relativamente stabile.
Il sistema GW Orionis
Negli anni ’90, con i primi rilevamenti di pianeti attorno a stelle diverse dal nostro Sole, si è iniziato a osservare una varietà di sistemi stellari: singoli, binari (due stelle) e, seppur raramente, trini (tre stelle) o anche più complessi. Tuttavia, nonostante le osservazioni di 32 sistemi trini con pianeti, fino al 2020 non si erano mai trovati pianeti orbitanti attorno a tutte e tre le stelle. I pianeti di questi sistemi tripli, infatti, erano sempre stati osservati intorno a una sola stella, o al massimo a una coppia di stelle orbitanti molto vicine fra loro, con la terza stella distante. L’eccezione arriva dal sistema GW Orionis, che contiene tre stelle con una vasta serie di dischi di polvere attorno a tutte.
Cosa hanno scoperto gli scienziati nel sistema a 3 stelle

Utilizzando il complesso di radiotelescopi ALMA in Cile, i ricercatori hanno rilevato un disco di polvere attorno alle tre stelle di GW Orionis, che indicano la possibile presenza di pianeti in formazione. Questo sistema presenta infatti tre anelli di polvere, ciascuno dei quali è inclinato e separato dagli altri. I ricercatori hanno ipotizzato che queste lacune possano essere state scavate da pianeti in orbita intorno a tutte e tre le stelle, il che confermerebbe la presenza di pianeti stabili anche in configurazioni gravitazionalmente complesse.
I pianeti potrebbero sopravvivere
Gli studi indicano che i pianeti in sistemi stellari trini come GW Orionis potrebbero sopravvivere nonostante le interazioni gravitazionali. Un altro aspetto interessante è che i dischi di polvere nel sistema sono inclinati rispetto alle orbite delle stelle stesse. Gli scienziati pensano che ciò sia dovuto al modo in cui le tre stelle si muovono l’una rispetto all’altra: la loro interazione gravitazionale potrebbe aver causato queste inclinazioni, un fenomeno simile a quello che vediamo nei nostri pianeti con orbite inclinate rispetto al piano equatoriale del Sole.
Cosa dobbiamo aspettarci
Questa scoperta espande la nostra comprensione delle possibilità di configurazione dei sistemi planetari. Se i pianeti possono formarsi e rimanere stabili in un sistema trino come GW Orionis, ci sono buone probabilità che altri sistemi stellari multipli possano ospitare pianeti in posizioni un tempo ritenute impossibili. Oltre a dimostrare che esistono pianeti in orbita attorno a tre stelle, la ricerca potrebbe spiegare come le particelle di polvere e gas si stabilizzano anche nelle fasi primordiali di formazione planetaria, quando le interazioni gravitazionali sono più intense.
Per i dettagli:
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