Per la prima volta, grazie ad una mappa interattiva, chiunque potrà utilizzare il nuovo strumento online per vedere come cambierà il livello dei mari in tutto il mondo. Scenari a dir poco preoccupanti

Il Sea Level Change Team della NASA ha creato un nuovo strumento sul futuro innalzamento del livello del mare dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC). Per utilizzare le mappe basta cliccare in qualsiasi punto dell’oceano o delle coste e scegliere un decennio tra il 2020 e il 2150: lo strumento fornisce una descrizione dettagliata dell’innalzamento dei mari grazie al sesto rapporto di valutazione dell’IPCC pubblicato il 9 agosto.

Uno screenshot della mappa interattiva del livello dei mari
Uno screenshot della mappa interattiva del livello dei mari. Credit: NASA/JPL-Caltech

L’IPCC fornisce valutazioni su scala globale del clima terrestre ogni cinque o sette anni dal 1988, concentrandosi sui cambiamenti di temperatura, copertura di ghiaccio, emissioni di gas serra e livello del mare in tutto il pianeta. Le proiezioni sul livello del mare sono basate su dati raccolti da satelliti e strumenti terrestri, nonché da analisi e simulazioni al computer. Oltre a fornire istantanee dell’innalzamento del livello del mare nei decenni a venire, lo strumento consente agli utenti di concentrarsi sugli effetti dei diversi processi che determinano l’innalzamento del livello del mare. Questi processi includono lo scioglimento delle calotte glaciali e dei ghiacciai e la misura in cui le acque oceaniche spostano i loro schemi di circolazione o si espandono mentre si riscaldano (tutto influenza l’innalzamento degli oceani). Lo strumento aiuta sia i cittadini che i governi di tutto il mondo a prevedere scenari futuri.

Qui trovate la mappa interattiva: https://sealevel.nasa.gov/ipcc-ar6-sea-level-projection-tool

Il rapporto del 9 agosto

“Cambiamenti climatici senza precedenti in ogni regione della Terra”. Questa la conclusione dell’ultimo rapporto del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) approvato venerdì 6 agosto da 195 governi di tutto il mondo. Molti di questi scombussolamenti del clima sarebbero senza precedenti. Alcuni, come l’innalzamento del livello dei mari, sarebbero già irreversibili per i prossimi centinaia di anni. Nonostante questo, però, riduzioni delle emissioni di CO2 e degli altri gas serra limiterebbero (ma qui il condizionale è d’obbligo) l’intensità dei cambiamenti climatici. Se da una parte, infatti, migliorerebbe la qualità dell’aria, dall’altra potrebbero volerci 20 o 30 anni per vedere le temperature globali stabilizzarsi. Sono solo alcuni dei punti principali del rapporto pubblicato dal Gruppo di lavoro dell’IPCC, Climate Change 2021, in cui si spiegano anche le cause fisico-scientifiche alla base dei cambiamenti climatici.

Immagine di copertina credit: Aileen Devlin, Virginia Sea Grant

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