Si è verificato un problema con l’antenna RIME della sonda Juice che ne impedisce il rilascio dalla staffa di montaggio.

La sonda Juice, partita con successo lo scorso 15 aprile verso il sistema di Giove, ha avuto un problema nel dispiegamento di un’antenna. Durante la messa in servizio l’antenna RIME (Radar for Icy Moons Exploration) non si è separata correttamente dalla sua staffa di montaggio come osservato da una delle telecamere di bordo ed è rimasta a circa un terzo della sua lunghezza totale prevista. L’attuale ipotesi principale è che un minuscolo perno bloccato non abbia ancora permesso il posto al rilascio dell’antenna e i tecnici ritengono che sia solo una questione di millimetri perché possa liberarsi e procedere al dispiegamento.

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I tecnici di missione hanno ancora a disposizione varie opzioni per spingere l’importante strumento fuori dalla sua posizione attuale. 

Una serie di possibili soluzioni

Foto dell'antenna RIME
Foto dell’antenna RIME dalla sonda Juice. Credit: ESA

I prossimi passi per dispiegare completamente l’antenna includono un’accensione del motore per scuotere un po’ la navicella seguita da una serie di rotazioni di Juice per riscaldare la montatura e l’antenna radar, che si trovano attualmente all’ombra del Sole.

A parte questo inconveniente, la sonda Juice si sta comportando in modo eccellente dopo il successo del dispiegamento e del funzionamento dei suoi pannelli solari e dell’antenna a medio guadagno, nonché del suo braccio magnetometrico di 10,6 m.

Ci sono ancora due mesi di messa in servizio pianificati e c’è molto tempo per andare a fondo del problema di dispiegamento di RIME e continuare a lavorare sul resto della potente suite di strumenti sulla strada dell’esplorazione del Sistema Solare esterno. Nei prossimi giorni saranno forniti aggiornamenti non appena saranno disponibili nuove informazioni.

Lo strumento RIME è un radar che penetra nel ghiaccio ed è progettato per studiare la struttura della superficie e del sottosuolo delle lune ghiacciate di Giove fino a una profondità di 9 km. È uno dei dieci strumenti bordo di Juice, destinato a studiare l’emergere di mondi abitabili intorno ai giganti gassosi e la formazione del nostro Sistema Solare.

Riferimenti: ESA

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