Un nuovo studio rivela che i buchi neri supermassicci al centro delle galassie, noti come quasar, a volte possono essere oscurati da dense nubi di gas e polvere nelle galassie che li ospitano

I quasars sono oggetti estremamente luminosi alimentati da buchi neri che si ingozzano letteralmente del materiale circostante. La loro potente radiazione può essere bloccata se nubi spesse si frappongono tra noi osservatori e il quasar. Gli astronomi hanno a lungo pensato che questo materiale oscurante esista solo nelle immediate vicinanze del quasar, in un “toroide polveroso” – come una ciambella – che lo circonda. Nuove osservazioni forniscono una spiegazione diversa, vediamo insieme di cosa si tratta.

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Cosa sono i quasar

Iniziamo col capire con quale oggetto abbiamo a che fare. I Quasars sono sorgenti elettromagnetiche ad alta intensità nelle bande radio, X e Gamma. Sono dei Nuclei Attivi Galattici (la luminosità è dominata da una sorgente non stellare). Una galassia attiva è una galassia dove una frazione significativa dell’energia viene emessa da oggetti diversi dai normali componenti di una galassia. Nei blazars, uno dei getti è diretto più o meno verso la Terra (a differenza dei normali quasars) e dunque la loro luminosità ci appare più intensa di quella che osserveremmo, se il getto fosse puntato in un’altra direzione. Solitamente succede che la luce di queste potente sorgenti venga oscurata dal materiale presente nelle immediate vicinanze del quasar.

Quasar
Rappresentazione artistica di un quasar. Credit: ESA / V. Beckmann (NASA-GSFC)], Durham University

La scoperta grazie ad ALMA

Un team di scienziati guidato dall’Università di Durham ha trovato prove che in alcuni quasar l’oscuramento è interamente causato dalla galassia ospite in cui risiede il quasar. Utilizzando l’Atacama Large Millimeter Array (ALMA) in Cile, hanno osservato un campione di quasar molto polverosi con intensi tassi di formazione stellare. Hanno scoperto che molti di questi quasars vivono in galassie molto compatte, note come “galassie starburst”, con un diametro di non più di 3000 anni luce. Questo tipo di galassie possono formare più di 1000 stelle come il Sole all’anno. Per formare un numero così elevato di stelle, la galassia ha bisogno di un’enorme quantità di gas e polvere, che sono essenzialmente i mattoni delle stelle. In tali galassie, le nubi di gas e polvere sollevate dalla rapida formazione stellare possono accumularsi e nascondere completamente il quasar. In alcuni casi, la galassia circostante è così piena di gas e polvere che nemmeno i raggi X possono sfuggirvi. Il team stima che in circa il 10-30% dei quasar a formazione stellare molto rapida, la galassia ospite sia l’unica responsabile dell’oscuramento del quasar. Questi risultati forniscono nuove informazioni sul legame tra la crescita delle galassie e l’attività dei buchi neri supermassicci.

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