Una micronova può bruciare circa 20.000.000 trilioni di kg di materiale stellare in poche ore! Ecco i dettagli della scoperta

Un team di astronomi, grazie al Very Large Telescope (VLT) dell’ESO, ha osservato un nuovo tipo di esplosione stellare: una micronova. Queste esplosioni si verificano sulla superficie di alcune stelle e ciascuna può bruciare circa 20.000.000 trilioni di kg di materiale stellare in poche ore. Le micronovae sono eventi estremamente potenti, ma meno energetiche delle novae, conosciute, invece, da secoli. Entrambi i tipi di esplosioni si verificano su nane bianche, stelle con una massa simile a quella del nostro Sole, ma piccole come la Terra. Una nana bianca in un sistema a due stelle può ‘rubare’ materiale, principalmente idrogeno, dalla sua stella compagna se sono abbastanza vicine tra loro. Quando questo gas cade sulla superficie molto calda della nana bianca, innesca la fusione esplosiva degli atomi di idrogeno in elio. Nelle novae, queste esplosioni termonucleari si verificano sull’intera superficie stellare.

Rappresentazione artistica di una micronova
Rappresentazione artistica di una micronova. Credit: ESO/M. Kornmesser, L. Calçada

Le micronovae

Le micronove sono esplosioni simili, di dimensioni più ridotte e più veloci, che durano solo alcune ore. Si verificano su alcune nane bianche con forti campi magnetici, che incanalano materiale verso i poli magnetici della stella.  Sebbene “micro” possa far pensare ad eventi piccoli, non lo sono: come detto possono bruciare 20.000.000 trilioni di kg di materiale in pochissime ore. Queste nuove micronove sfidano la comprensione delle esplosioni stellari da parte degli astronomi e potrebbero essere più abbondanti di quanto si pensasse in precedenza

Ecco un’animazione artistica

Il team ha osservato tre micronovae: due provenivano da nane bianche conosciute, ma la terza ha richiesto ulteriori osservazioni con lo strumento X-shooter sul VLT dell’ESO. La scoperta di micronovae si aggiunge alle varie esplosioni stellari conosciute. Nuove osservazioni porteranno alla conoscenza sicuramente di altre esplosioni di questo tipo.

Fonte: ESO