Per la prima volta gli astronomi hanno combinato i dati dei telescopi Chandra e Webb per studiare il famigerato “Mostro Verde” che si nasconde fra i resti della supernova Cassiopeia A.

Per la prima volta gli astronomi hanno combinato i dati dei telescopi Chandra e James Webb per studiare i resti della supernova Cassiopeia A. Questo lavoro ha contribuito a spiegare una struttura insolita chiamata “Mostro Verde”, scoperta per la prima volta da Webb nell’aprile del 2023. La NASA ha messo insieme l’immagine a raggi X di Chandra (blu), quella a infrarossi di Webb (rosso, verde, blu) e i dati ottici di Hubble (rosso e bianco). Ecco la sagoma del famigerato Mostro Verde.

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Cosa rivelano le osservazioni a raggi x e infrarossi

Credit: NASA

I dati di Chandra rivelano gas caldo, proveniente dai detriti della stella distrutta, inclusi elementi come silicio e ferro. Nelle parti esterne l’onda d’urto colpisce il gas circostante espulso dalla stella prima dell’esplosione. I raggi X sono prodotti da elettroni energetici che si muovono a spirale attorno alle linee del campo magnetico della stella. Questi elettroni si illuminano come archi sottili nelle regioni esterne e in alcune parti interne dell’immagine.

Cos’è questo Mostro Verde

Credit: NASA

Un’analisi dettagliata ai raggi X ha rivelato che i filamenti nella parte esterna della supernova, provenienti dall’onda d’urto, corrispondevano a detriti di ferro e titanio. Questa interpretazione è evidente dall’immagine a colori di Chandra (qui sopra), che mostra che i colori all’interno del Mostro Verde: si adattano meglio ai colori dell’onda d’urto piuttosto che ai detriti di ferro e silicio. Gli scienziati della NASA concludono che il Mostro Verde sia stato creato da un’onda d’urto proveniente dalla stella esplosa che si è mescolata con il materiale che la circondava.

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