C’entra la differenza tra la velocità della luce e quella del suono. E anche stavolta Nolan si è affidato alla scienza per realizzare questo film.

Una delle scene più commentate di Oppenheimer, l’ultimo film di Christopher Nolan, è sicuramente quella dell’esplosione della bomba atomica nel famoso Trinity Test del 16 luglio 1945. Molti spettatori avranno sicuramente notato che il suono dell’esplosione arriva in netto ritardo rispetto a quando i protagonisti vedono il brillamento della bomba atomica. Perché accade questo? Ve lo diciamo subito.

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Oppenheimer: la velocità del suono è molto più lenta rispetto a quella della luce

Ma perché il suono della bomba atomica arriva in ritardo in Oppenheimer? Una delle scene più commentate del nuovo film di Christopher Nolan mostra l’esplosione della prima bomba nucleare della storia. Come al solito il regista si è affidato alla scienza per ricostruire quella scena. Per rendere più verosimile possibile l’effetto dell’esplosione, infatti, durante il test i protagonisti vedono prima una luce accecante che solo dopo qualche secondo arriva il suono vero e proprio.

Il motivo? È la fisica spiegarcelo: la luce infatti viaggia molto più velocemente rispetto al suono, motivo per cui c’è un leggero ritardo nel suono dell’esplosione che raggiunge gli spettatori al cinema. Anche coloro che furono davvero presenti durante il test guardarono prima il brillamento e solo dopo qualche secondo udirono l’assordante esplosione della bomba atomica. Ma tutto il sonoro del film è fondamentale per la riuscita della pellicola.

Quello che udiamo, insomma, sono esplosioni senza suono, il compiersi della conoscenza, il senso di colpa che distrugge l’animo umano. Il ronzio squarcia la tela delle conseguenze che questa scoperta ha causato irradiando la stanza di Los Alamos, in cui Oppenheimer tiene un discorso per la folla esultante poco dopo. Le urla, dapprima di eccitazione per il risultato raggiunto, si trasformano in un grido lacerante, la stanza trema, le bombe cadono su Hiroshima e Nagasaki dilaniando il mondo. La musica, così come il sound design, entrano volutamente in ritardo rispetto a ciò che accade in scena proprio perché Nolan, come riportato da Outpump, vuole costantemente mettere in risalto le conseguenze di tali azioni. Gioia e distruzione, la conseguenza dell’uomo sulla fine del mondo.