Ma la Terra ha sempre avuto un’atmosfera? Tanti eventi hanno segnato il nostro pianeta dagli albori del sistema solare ad oggi

Se un visitatore fosse passato 4,5 miliardi di anni fa nel nostro attuale Sistema Solare, per prima cosa avrebbe notato la scomparsa della nebulosa iniziale ed al contempo, avrebbe ammirato soltanto il Sole brillare nel buio del Cosmo, in uno spazio quasi terso, circondato da pianeti in orbita (tra cui la Terra).

HL Tauri
L’immagine mostra il disco protoplanetario che circonda la giovane stella HL Tauri. E’ l’aspetto del nostro sistema solare 4,5 miliardi di anni fa. Credit: ESO

Ma cosa stava accadendo?

I gas erano stati risucchiati dal Sole e dai pianeti che avevano agito come dei veri e propri aspiratori gravitazionali. Il Sole ovviamente aveva fatto “la voce grossa” assorbendo addirittura l’atmosfera di idrogeno e di elio dei pianeti più piccoli e più prossimali che, così, indifesi, erano rimasti “calvi”, non avendo abbastanza forza per trattenere la loro parrucca di gas.

La Terra, inizialmente gigantesca, era avvolta da un involucro di gas. Solamente la parte centrale era costituita di polveri. Il Sole nel frattempo divenendo sempre più grande aumentò di conseguenza anche la sua attrazione e come effetto aspirò la parrucca gassosa della Terra, lasciandole soltanto il pulviscolo centrale, che frattanto si era compresso. E così si ritrovò calva.

M42
Un disco protoplanetario nella Nebulosa di Orione. Credit: NASA

Durante il suo lungo processo di formazione in un range di milioni di anni, il nostro pianeta attirò parecchia della materia che vagava ancora nella nebulosa e che precipitò sulla sua superficie. Non si trattava esclusivamente di polveri libere ma altresì di materia aggregata sotto forma di meteoriti, asteroidi e comete (impatto e accumulazione di planetesimi). Ad un certo punto, la Terra, ancora calva, potette comunque generare una sottile atmosfera (che avrebbe contribuito alla nascita della vita) con i gas che fuoriuscivano dal suo interno (differenziazione gravitativa). Stavolta però, poiché divenuta a livello gravitazionale più massiccia e poderosa, riuscì a trattenerla e a non farsi sopraffare dal Sole “pigliatutto”.

Gli oggetti principali del sistema solare

E gli altri pianeti?

Stessa sorte toccò a Venere e Marte ma non al povero Mercurio, più piccolo e più vicino al Sole e pertanto meno forte. Gli altri pianeti, invece, in orbita più distale dal Sole, avevano avuto la possibilità di mantenere la loro primitiva atmosfera e di conseguenza si accrebbero via via sempre di più, divenendo ancor più voluminosi. Per tale motivo oggi appaiono giganteschi: possiedono difatti un enorme involucro gassoso con pressioni interne fortissime. Giove su tutti.

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