Il fluido caldo che fuoriesce dal fondo marino dell’Oregon proviene dalla faglia di Cascadia e potrebbe offrire indizi sulla possibilità di prossimi terremoti.

Il Pythia’s Oasis è un fondale marino scoperto di recente nel segmento dell’Oregon centrale della zona di subduzione della Cascadia. In questa regione è stata individuata una sorgente idrotermale emette fluidi altamente alterati con una temperatura di circa 9°C al di sopra del fondo marino. A circa 50 miglia da Newport, nell’Oregon, è stata scoperta una perdita di fluido dal fondale marino che potrebbe fornire indizi sul pericolo di terremoti. Secondo le osservazioni, la sorgente controlla lo stress sulla faglia offshore attingendo la sua energia dall’acqua a 2,5 miglia sotto il fondale marino al confine della placca.

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La scoperta è stata fatta da un team scientifico con il sonar della nave che ha rilevato pennacchi di bolle inaspettati a circa 0,7 miglia sotto la superficie dell’acqua. Dopo ulteriori indagini utilizzando un robot sottomarino si è scoperto che le bolle erano solo un componente minore del fluido caldo e chimicamente unico che fuoriusciva dallo sporco del fondo.

Una perdita dal fondo marino

Immagine sonar del sito di Pythias Oasis
Immagine sonar del sito di Pythias Oasis con la fuoriuscita di bolle da fondo oceanico. Credit: Philip et al./Science Advances

Ciò che è stato osservato non erano solo bolle di metano, ma un fluido che usciva dal fondo marino come una manichetta antincendio, un qualcosa di mai visto prima. Secondo le osservazioni, il fluido è di 9° gradi più caldo dell’acqua di mare circostante. I calcoli suggeriscono che il fluido provenga direttamente dal megathrust di Cascadia, dove le temperature sono stimate tra 150° e 250° Celsius.

Le nuove infiltrazioni non sono collegate all’attività geologica del vicino osservatorio del fondale marino verso cui si stava dirigendo la nave ma si verificano vicino a faglie verticali che attraversano la massiccia zona di subduzione della Cascadia. Queste faglie trascorrenti, in cui sezioni di crosta oceanica e sedimenti scivolano l’una sull’altra, esistono perché la placca oceanica colpisce la placca continentale ad angolo, mettendo sotto stress la placca continentale sovrastante.

La zona di faglia del megathrust è come un tavolo da air hockey. Se la pressione del fluido è alta, l’aria viene attivata, il che significa che c’è meno attrito e le due piastre possono scivolare. Se la pressione del fluido è inferiore, le due piastre si bloccheranno e in quel momento può accumularsi energia. Il fluido rilasciato dalla zona di faglia è infatti come una perdita di lubrificante: meno lubrificante significa che l’energia potrebbe accumularsi in modo eccessivo e portare a terremoti.

Questo è il primo sito conosciuto nel suo genere. Simili siti di infiltrazione di fluidi possono esistere ma sono difficili da rilevare dalla superficie dell’oceano. Una significativa perdita di fluido al largo dell’Oregon centrale potrebbe spiegare perché si ritiene che la parte settentrionale della zona di subduzione della Cascadia, al largo della costa di Washington, sia più fortemente bloccata, o accoppiata, rispetto alla sezione meridionale al largo della costa dell’Oregon.

La Pythias Oasis ci sta fornendo una rara finestra sui processi che agiscono in profondità nel fondale marino e la sua chimica suggerisce che questo fluido provenga da vicino al confine della placca. Le faglie vicine regolano dunque la pressione del fluido e il comportamento di scivolamento lungo la zona centrale di subduzione della Cascadia. Capire come questo fluido può essere collegato al comportamento potrebbe aiutare a stabilire un grado di allerta per possibili futuri terremoti.

Riferimenti: Tech Explorist, Science Advance

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