Il telescopio SOFIA, un progetto congiunto di NASA e Agenzia Spaziale Tedesca, ha mappato per la prima volta i lunghi filamenti che delineano le braccia di una galassia. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

La mappa più dettagliata mai elaborata dei campi magnetici di G47, un gigantesco “braccio” della Via Lattea. È quanto fatto dal telescopio SOFIA della NASA, che ha mappato i campi magnetici della nostra galassia come mai prima d’ora.

La mappa mostra i campi magnetici in G47, in un’immagine sovrapposta a quella scattata dal telescopio spaziale Herschel. Le aree rosse e gialle sono regioni ad alta densità di polveri e gas. Credit: G47: ESA/Herschel/PACS/SPIRE/Ke Wang et al. 2015; Mappa di polarizzazione: Stephens et al., 2021

Come funzionano i campi magnetici della Via Lattea

Di norma, i campi magnetici di una galassia seguono le sue braccia a spirale. Di conseguenza si credeva che i campi fossero allineati rispetto al “braccio”, ma le recenti osservazioni di SOFIA ci dicono un’altra cosa. I campi magnetici non seguono la forma a spirale delle braccia della galassia, né sono perpendicolari ai rispettivi filamenti.

Il primo “braccio filamentoso” mappato all’interno della Via Lattea è lungo 200 anni luce e largo 5. I campi magnetici possono potenzialmente influire sulla velocità con cui si formano le stelle in una nebulosa. Possono anche guidare il flusso di gas, modellarne i filamenti e influenzare le dimensioni delle sacche più dense di gas che alla fine collasseranno per formare nuove stelle.

Mappare i campi magnetici galattici è importante perché grazie a loro possiamo stimare quanto incidono nel processo di formazione stellare, rispetto anche alla gravità. I campi osservati in G47 cambiavano frequentemente direzione, alimentando le regioni più dense. Questo significa che i campi magnetici svolgono un ruolo fondamentale non solo per la nascita di nuove stelle, ma anche per impedire che se ne creino “troppe”.

Riferimenti: https://newsroom.usra.edu/make-no-bones-about-it-sofia-maps-the-first-magnetic-fields-of-a-galactic-bone-in-their-entirety/