La piattaforma chiamata Conger Ice Shelf (grande quasi quanto Roma) è collassata quando le temperature hanno toccato i -12°C (40° in più rispetto alla media stagionale) in Antartide. Ecco le foto satellitari

Secondo i dati satellitari, una piattaforma di ghiaccio delle dimensioni di Roma è completamente collassata nell’Antartide orientale nei giorni in cui ci sono state temperature record. La piattaforma di ghiaccio, chiamata Conger Ice Shelf, che aveva una superficie approssimativa di 1.200 kmq, è crollata intorno al 15 marzo. L’Antartide orientale ha registrato temperature insolitamente elevate la scorsa settimana, con la stazione Concordia che ha raggiunto una temperatura record di -11,8°C il 18 marzo, oltre 40°C in più rispetto alle norme stagionali. Le temperature record sono state il risultato di un “fiume atmosferico” che ha intrappolato il calore sul continente. I dati satellitari della missione Copernicus Sentinel-1 hanno mostrato che il movimento della piattaforma di ghiaccio è iniziato tra il 5 e il 7 marzo.

Le piattaforme di ghiaccio sono estensioni di calotte glaciali che galleggiano sull’oceano, svolgendo un ruolo importante nel contenimento del ghiaccio interno. Senza di esse, il ghiaccio interno scorre più velocemente nell’oceano, provocando l’innalzamento del livello del mare. La piattaforma di ghiaccio Conger si è ridotta dalla metà degli anni 2000, ma solo gradualmente fino all’inizio del 2020. Il 4 marzo di quest’anno, la piattaforma di ghiaccio sembrava aver perso più della metà della sua superficie rispetto alle misurazioni di gennaio che erano stimate in circa 1.200 kmq. Dopo questo crollo, soprattutto se legato al caldo estremo portato dall’evento fluviale atmosferico di metà marzo, ci saranno ulteriori ricerche su questi processi nella regione antartica. Seguiranno aggiornamenti ma non vi è alcun dubbio che il riscaldamento globale è un tema troppo attuale.

Figura 1: immagine Sentinel-1A degli iceberg C-38 del 17 marzo 2022 in Antartide
Immagine satellitare di Sentinel-1A degli iceberg C-38 del 17 marzo 2022 in Antartide. Credit: USNIC/U.S. National Ice Center

Fonte: TheGuardian, U.S. National Ice Center