È la prima volta che gli astronomi osservano direttamente le eruzioni di massa coronale di una stella così grande. Per alcuni si tratta di “fuochi d’artificio” prima dell’esplosione finale.

Betelgeuse è una supergigante rossa che appare come un puntino di luce rosso nella costellazione di Orione. Vista da vicino, però, è un vecchio mostro cosmico che sta per morire. Gli astronomi l’hanno classificata come supergigante poiché si è talmente gonfiata da aver raggiunto un diametro di oltre un miliardo e mezzo di chilometri. Se mettessimo Betelgeuse al centro del nostro sistema solare, raggiungerebbe l’orbita di Giove!

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Betelgeuse fotografata da Hubble, da gennaio-marzo 2019 a marzo 2020. Credit: NASA

Una gigantesca espulsione di massa coronale su Betelgeuse

Il destino finale di una stella come questa è quello di esplodere come una supernova. Quando ciò accadrà, l’evento sarà visibile a occhio nudo dalla Terra. Nel frattempo, però, ci sono ancora parecchi “fuochi d’artificio” in corso, prima della detonazione finale. Grazie a telescopi del calibro di Hubble, gli astronomi hanno dedotto che la stella abbia espulso un enorme pezzo della sua superficie esterna, nel 2019. Non era mai stato visto niente di simile, prima d’ora, su una stella. Il nostro “piccolo” Sole subisce regolarmente esplosioni di massa coronale, ma si tratta di eventi di ordini di grandezza più piccoli rispetto a quanto avvenuto su Betelgeuse.

Il primo indizio è arrivato quando la stella si è misteriosamente oscurata, alla fine del 2019. Si è formata un’immensa nube di polvere, mentre si raffreddava. Gli astronomi hanno ora messo insieme le foto che ritraggono quei momenti, mentre la stella si sta ancora lentamente riprendendo. Mentre cerca di ricompattare la sua fotosfera, infatti, l’interno risuona come una specie di campana colpita da una mazza. Questo non significa che la stella esploderà presto, ma che queste “convulsioni” potrebbero continuare ancora a stupire gli astronomi.

Riferimenti: NASA

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