Un Buco Nero che si trova a circa 10.000 anni luce dalla Terra ha mostrato disallineamenti nell’asse di rotazione incompatibili con gli attuali modelli di formazione.
I buchi neri sono di certo tra i fenomeni più affascinanti dell’intero Universo e gli scienziati sono costantemente al loro studio per capire sempre meglio come funzionano e come si comportano, inclusa la loro creazione. Nuovi studi su un buco nero, che si trova a circa 10.000 anni luce dalla Terra, hanno però riscontrato un disallineamento del suo asse di rotazione incompatibile con i modelli attuali. Il buco nero che è stato trovato nel sistema MAXI J1820+070 ha mostrato che ci sono forze di cui dobbiamo ancora tenere conto quando i buchi neri si formano.
MAXI J1820+070 è un sistema binario a raggi X, il che significa che ha una stella e un buco nero che ruotano l’uno attorno all’altro. In questa configurazione, i loro assi di rotazione dovrebbero essere allineati e perpendicolari al piano orbitale.
Ma non è così per MAXI J1820+070.
I ricercatori hanno scoperto che l’asse di rotazione del buco nero è inclinato rispetto al piano orbitale del sistema di almeno 40°. Ed è sorprendente poiché questi angoli dovrebbero essere corrispondenti, o al massimo di poco inclinati, nella maggior parte degli scenari. I modelli utilizzati dagli astronomi per misurare e valutare i buchi neri si basano sul fatto che i loro assi di rotazione siano allineati e perpendicolari al piano orbitale.
Se, come osservato su MAXI J1820+070, questo in alcuni sistemi non avviene, il nostro modo di pensare ai buchi neri potrebbe dover essere adattato e altre informazioni su buchi neri conosciuti essere ricalcolate.
![Buco nero](https://www.passioneastronomia.it/wp-content/uploads/2022/02/warped-black-hole-1024x614.jpeg)
L’importanza del disallineamento
I risultati dimostrano la necessità di trattare l’angolo di disallineamento come un parametro variabile quando si misurano le masse e gli spin dei buchi neri.
I ricercatori hanno utilizzato osservazioni polarimetriche ottiche per effettuare letture, misurazioni della radiazione ottica e dei raggi X provenienti dal disco di accrescimento – la materia vorticosa che si raccoglie attorno al buco nero mentre strappa la massa dalla sua stella compagna.
Il fatto che questa lettura di un angolo di 40° sia così distorta suggerisce che sia accaduto qualcosa proprio all’inizio della creazione del buco nero, nel suo processo di formazione prima che il sistema avesse la possibilità di raddrizzarsi.
![Buco nero](https://www.passioneastronomia.it/wp-content/uploads/2022/02/BlackHole2.webp)
Già si ritiene che i buchi neri subiscano quelli che vengono definiti “calci” quando sono generati dalle supernove, le enormi esplosioni stellari: eventi che a volte possono persino mandare in frantumi l’intero sistema.
Ora sembra che questi “calci” possano dar vita a questi disallineamenti nei buchi neri oppure, in alternativa, che nel processo di formazione di un buco nero possano accadere altri fenomeni che non sono stati considerati in precedenza.
Riferimenti: