Secondo un recente studio, non è detto che un’eventuale civiltà intelligente sarebbe in grado di uscire dal proprio mondo ed esplorare lo spazio.

L’evoluzione ha prodotto una varietà di forme di vita, qui sulla Terra. Ma che dire degli altri pianeti? Se ci fosse una civiltà intelligente sotto un mondo oceanico, sarebbe in grado di “fuggire” per esplorare lo spazio? Un nuovo studio esamina la capacità di eventuali civiltà intelligenti extraterrestri di esplorare i propri sistemi solari.

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L’equazione di Drake

Credit: DALL-E

Non abbiamo modo di sapere se esistano o meno altre civiltà intelligenti, nell’universo (ammesso che la nostra lo sia). L’equazione di Drake è uno degli strumenti che utilizziamo per cercarle. È una sorta di esperimento mentale strutturato sotto forma di un’equazione che ci consente di stimare l’esistenza di eventuali civiltà intelligenti nell’universo. Alcune delle variabili nell’equazione di Drake sono il tasso di formazione stellare, il numero di pianeti attorno a quelle stelle e la frazione di pianeti che potrebbero ospitare la vita e su cui la vita potrebbe evolversi.

La velocità di fuga

Pianeti di massa diversa hanno velocità di fuga diverse. La velocità di fuga della Terra è di 11,2 km/s, ovvero più di 40.000 km/h. Non è altro che la velocità che si deve raggiungere per vincere la gravità e allontanarsi da un determinato corpo celeste.

Le Super-Terre e le civiltà extraterrestri

Le Super-Terre hanno masse molto maggiori del nostro pianeta e velocità di fuga molto più elevate. Sebbene non esista una definizione esatta della massa di una Super-Terra, molte fonti utilizzano il limite superiore di 10 masse terrestri per definirle. Quindi, una civiltà su una Super-Terra si troverebbe ad affrontare una serie di condizioni diverse rispetto a quelle che affrontiamo qui sulla Terra quando si tratta di viaggi spaziali. In altre parole, potrebbe darsi che una specie intelligente su questi pianeti non sarebbe mai in grado di viaggiare nello spazio a causa della pura impossibilità fisica.

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