Ecco cosa sono queste affascinanti scorciatoie spazio-temporali.

Immaginate due città ai lati opposti di una montagna. Se abitaste in una delle due città dovreste fare tutto il giro della montagna per raggiungere l’altra. Ma se volete arrivarci più velocemente, potreste scavare un tunnel attraverso la roccia per creare una scorciatoia. È questa l’idea di fondo di un wormhole.

Un wormhole non è altro che un tunnel spazio-temporale che unisce due punti distanti dell’universo e che vi permetterebbe di accorciare il tempo di viaggio per andare da una parte all’altra. Quindi anziché impiegare milioni di anni per andare da una galassia all’altra, si potrebbe teoricamente utilizzare questo tunnel per ridurre il tempo di viaggio da qualche ora a pochi minuti.

Una rappresentazione artistica di un wormhole. Credit: unsplash

Verità o fantascienza?

Dato che i wormhole rappresentano scorciatoie attraverso lo spazio-tempo, potrebbero perfino agire come una macchina del tempo. Potreste emergere da un’estremità del tunnel un attimo prima rispetto a quando ci eravate entrati. Per il momento, però, l’idea del wormhole è stata utilizzata solo dagli scrittori e i registi di fantascienza. Tuttavia, è un qualcosa che affascina anche gli scienziati.

Sebbene non sia mai stato trovato un wormhole nel nostro universo, gli scienziati li “vedono” spesso nelle soluzioni di importanti equazioni fisiche. In particolare, le soluzioni alle equazioni della teoria dello spazio-tempo e della relatività generale di Einstein includono proprio i wormhole. Questa teoria descrive la forma dell’universo e come stelle, pianeti e altri oggetti si muovono attraverso il cosmo. E poiché la teoria di Einstein è stata testata molte volte e ogni volta si è rivelata corretta, alcuni scienziati si aspettano prima o poi di trovare wormhole da qualche parte nell’universo.

Sebbene si tratti di oggetti interessanti, la scienza tradizionale si rifiuta ancora di accettarli. Ciò non significa che non siano reali: pensate che i buchi neri, che noi tutti sappiamo che abbondano nell’universo, non erano stati accettati negli anni ’10, quando i primi scienziati iniziarono a parlarne. Lo stesso potrebbe accadere con i wormhole.

Riferimenti: Big Think