Come avete avuto modo di capire ci sono tanti straordinari miti che riguardano le costellazioni: uno di questi è quello dell’Orsa Maggiore e dell’Orsa Minore.  

Costellazioni e Mitologia: L’Orsa Maggiore, in particolare, è certamente fra tutte quella più popolare ed è la costellazione dell’emisfero boreale più facilmente riconoscibile. È inoltre la terza per ordine di grandezza di tutto il firmamento. Secondo il mito, Callisto, che in greco significa “bellissima”, era figlia di Licaone (o di Nitteo) nonché madre di Arcade (avuto da Zeus), eroe eponimo dell’Arcadia che insegnò ai suoi sudditi l’agricoltura e l’arte di tessere la lana. Callisto era una ninfa dell’Arcadia e compagna favorita di Artemide o Diana, la dea della caccia. Zeus, per avvicinarla, assunse le sembianze di Artemide, e la sedusse. Callisto rimase incinta.

Costellazioni e Mitologia
L’Orsa Maggiore e l’Orsa Minore. Credit: Stellarium

La trasformazione in orsa

Callisto aveva cercato in tutti i modi di nascondere la gravidanza sino a quando Artemide, accaldata, propose a tutte le sue accompagnatrici di bagnarsi nude in un ruscello. Venuta a conoscenza dell’accaduto, meditò la sua vendetta. Artemide scacciò la malcapitata dal suo seguito ed Era, gelosa, la tramutò in orsa. Qualche tempo dopo il figlio Arcade, divenuto cacciatore, incontrò l’orsa che vagava per i boschi e cercò di trafiggerla con un dardo, ma Zeus intervenne per impedire il matricidio e tramutò anche Arcade in orso. Quindi pose i due tra le costellazioni: Callisto divenne l’Orsa Maggiore e suo figlio divenne l’Orsa minore. Era, moglie di Zeus, adirata per l’ulteriore affronto patito da Zeus, chiese ed ottenne che le costellazione dell’Orsa Maggiore e dell’Orsa Minore vagassero perennemente in cielo senza mai trovare riposo nelle acque dell’Oceano, ovvero che non potessero mai tramontare, spiegando così il perché queste costellazioni sono circumpolari.

Orsa Minore con la posizione della Stella Polare
Orsa Minore con la posizione della Stella Polare. Credit: Torsten Bronger( CC BY-SA 3.0)

Un’altra versione del mito

Secondo altre versioni del mito, invece, colui che divenne Boote non fu Arcade bensì Icario, trasformato in costellazione da Zeus quando fu ucciso da alcuni contadini attici. Icario, che era ateniese, apprese da Dioniso l’arte di fare il vino. Mentre percorreva il paese per diffondere la cultura delle viti, diede ad alcuni contadini il vino dei suoi otri. Questi si ubriacarono e i loro compagni, convinti che fossero stati avvelenati, uccisero Icario e lo seppellirono. La figlia Erigone, con la fedele cagna Maira, andò a cercarlo e quando ne trovò la tomba s’impiccò. Zeus trasformò Icario nella costellazione di Boote, Erigone in quella della Vergine e Maira in quella del Cane.

Per approfondire:

Immagine di copertina Credit: Yuri Beletsky (Carnegie Las Campanas Observatory, TWAN) https://apod.nasa.gov/apod/ap170509.html

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