Non sei soddisfatto di come sono andati a finire gli eventi principali della tua vita? Forse, in un universo parallelo, le cose potrebbero essere andate molto diversamente.

Forse il nostro universo non è l’unico, là fuori. Forse ci sono altri universi, altre versioni di noi stessi con storie diverse e risultati alternativi, rispetto a ciò che abbiamo vissuto. No, non è l’incipit di un romanzo di fantascienza, ma una delle possibilità che ci offre la fisica teorica. Ecco cosa dice la scienza sull’esistenza degli universi paralleli.

L’universo osservabile. Credit: Pablo Carlos Budassi

Esistono altri universi oltre al nostro?

Per quanto grande possa essere il nostro universo, la parte che possiamo osservare è finita e quantificabile. Compresi fotoni e neutrini, contiene circa 1090 particelle raggruppate in circa 6-20 trilioni di galassie, con forse altri 9-30 trilioni di galassie che scopriremo mentre l’universo continua a espandersi.

Ciò non significa che siamo al centro di un universo finito. Il motivo per cui non possiamo vedere nulla che si trovi a più di una certa distanza non è perché l’universo ha dimensioni finite, piuttosto perché esiste da un tempo ben definito. In altre parole, il limite della nostra prospettiva cosmica è dato dalla distanza che la luce ha percorso dal Big Bang ad oggi.

Ma questo non significa che non ci sia più di un universo là fuori.

L’inflazione e il multiverso

L’interpretazione a molti mondi della meccanica quantistica sostiene che esistono un numero infinito di universi paralleli che contengono tutti i possibili risultati di un sistema di meccanica quantistica. Credit: Lee Davy/flickr

Ne avevo parlato anche in precedenza in un altro articolo. In tal senso la fisica quantistica ci aiuta con l’interpretazione a molti mondi, che sostiene esista un numero infinito di universi paralleli, i quali conterrebbero tutti i possibili risultati di un sistema di meccanica quantistica. In sostanza, ci sarebbero tutte le varie strade che avrei potuto intraprendere quando ho finito le scuole superiori. È un’interpretazione interessante, a livello filosofico, ma non ha basi fisiche solide.

Torniamo al Big Bang. Supponiamo che l’universo si sia “gonfiato” (espanso in modo esponenziale) per 13,8 miliardi di anni. Ciò creerebbe un volume di spazio sufficiente a contenere 1010000000000000000000000000000000000000000000000000000 universi. Un numero gigantesco, sì, ma pur sempre finito. Il problema è che se calcolassimo il numero di particelle contenute in ogni universo, non ci sarebbe un multiverso abbastanza grande da contenere gli universi paralleli di cui avresti bisogno per mettere insieme tutte le linee temporali alternative.

Riferimenti: Big Think

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