Il programma Apollo ha portato per la prima volta l’uomo sulla Luna: riviviamo la missione Apollo 14 restaurata! Buon viaggio

La missione Apollo 14 fu la terza allunare (dopo il fallimento di grande successo di Apollo 13). Il comandante della missione fu Alan Shepard fu il primo americano statunitense ad effettuare un volo sub-orbitale, arrivando a 186 km di quota (dentro una angusta capsula, chiamata Freedom 7). Emblematiche le sue parole poco prima del lancio, traspare il nervosismo, un po’ di goliardia e, forse, anche un po’ di paura: «PER FAVORE, BUON DIO, FA’ CHE IO NON MANDI TUTTO A PU**ANE».

A 47 anni, il più anziano degli astronauti del programma, diventa comandante della missione Apollo 14, ottava missione del Programma Apollo con equipaggio e la terza missione ad allunare (c’erano con lui Suart Roosa, pilota del modulo di comando, e Edgar Mitchell, pilota del LEM). L’allunaggio avvenne il 5 febbraio 1971 alle 09:18:11 UTC presso il cratere Fra Mauro. Sulla Luna nel 1971, guardando la piccola Terra blu, Shepard pianse come un bambino. Riviviamo la missione completamente restaurata e con gli audio originali sincronizzati.

Per approfondire, Alan Shepard: l’uomo che sfidò il destino

Qualche info, ora, circa la geologia e la formazione del cratere lunare Fra Mauro dove poco a nord del cratere si trova il sito di allunaggio della missione Apollo 14. Il cratere è intitolato al monaco italiano Fra Mauro ed è quanto rimane dopo l’erosione di una pianura lunare: è parte della circostante formazione di Fra Mauro, situata a nordest del Mare Cognitum e a sudest del Mare Insularum. Ha un diametro di circa 97 km. Quello che resta del bordo di Fra Mauro è pesantemente eroso, con incisioni ben visibili di impatti passati. Ciò che resta è formato praticamente da crinali bassi ed irregolari. L’altezza massima delle pareti esterne è appena 700 metri. Il fondo della formazione è ricoperto di lava basaltica. La superficie è praticamente divisa da svariati crepacci che partono dai bordi nord e sud.

Immagine di copertina credit NASA

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