La costellazione dei Pesci viene rappresentata con due pesci che nuotano in direzione contraria e sono legati tra di loro, per le code, da una cordicella.

La costellazione dei Pesci è una costellazione dello Zodiaco collocata tra l’Acquario a sud-ovest e l’Ariete ad est ed il periodo di migliore visibilità nel cielo dell’emisfero boreale è a metà novembre, a sud, ben alta nel cielo. La costellazione abbonda di stelle, ma nessuna di esse spicca per brillantezza e la parte più facilmente riconoscibile è il gruppetto di stelle disposte a cerchio a sud del Quadrato di Pegaso, rappresentante uno dei due pesci e composto in prevalenza da astri di quarta magnitudine.

La costellazione del Pesci. Credit: Stellarium

La mitologia nella costellazione dei Pesci

La costellazione, che i Greci sembrano aver ereditato dai Babilonesi, viene rappresentata con due pesci che nuotano in direzione contraria e sono legati tra di loro, per le code, da una cordicella. La leggenda che riguarda i Pesci si snoda nei dintorni del fiume Eufrate e si lega al celebre scontro tra Titani e dèi. Zeus uccise suo padre Kronos, dichiarò guerra alla madre terra Gea e catturò i figli che quest’ultima aveva concepito con Cielo, ossia i Titani.

Gea, in cerca di vendetta, si unì con Tartaro (signore dell’oltretomba riservato ai maligni) e diede alla luce Tifone, un essere dalle sembianze orribili con cento teste a forma di drago; dai suoi occhi e dalla sua bocca fuoriuscivano fiamme e lingue nere, mentre la sua voce produceva suoni di diversa natura (ruggiti di leoni, lamenti di cuccioli, sibili di vipere e muggiti). Gea lo scagliò, quindi, contro gli dèi dell’Olimpo: il primo a incontrarlo fu il dio Pan che, dopo aver avvisato gli altri, si salvò gettandosi nel fiume e trasformandosi in un pesce-capra (che vediamo nella costellazione del Capricorno).

La costellazione rappresentata da Johannes Hevelius

Afrodite e suo figlio Eros trovarono, invece, rifugio tra i canneti che costeggiavano gli argini dell’Eufrate. Il vento iniziò, però, a soffiare prepotentemente e la giovane dea si spaventò; invocò, così, le Naiadi (figure mitologiche greche simboleggianti le ninfe figlie dei corsi d’acqua dolce) e si buttò in acqua stringendo a sé il figlio.

Le versioni a questo punto della narrazione si differenziano: secondo alcuni studiosi due pesci andarono in loro soccorso e li condussero, sani e salvi, a riva a cavallo delle loro schiene; altri sostengono, invece, che Afrodite ed Eros divennero due pesci, iniziarono a nuotare e decisero, per non perdersi, di legare le loro code con una fune.

La galassia NGC 474 visibile nella costellazione dei Pesci.
Credit: CFHT, Coelum, MegaCam, J.-C. Cuillandre (CFHT) & G. A. Anselmi (Coelum)

Varianti del mito e visione cristiana

Vi sono, però, anche altre teorie degne di menzione. La prima, di cui rimane traccia nelle Fabulae di Igino, narra di un uovo caduto nel fiume Eufrate e recuperato da due pesci. Nelle settimane seguenti lo stesso venne covato dalle colombe e da esso uscì Afrodite che decise di rendere omaggio alle due creature marine portandole in cielo dove diedero, così, origine all’omonima costellazione. L’astronomo greco Eratostene sostiene, invece, che queste creature marine sarebbero la prole della costellazione del Pesce Australe. Un’ultima leggenda vuole, infine, che i Pesci simboleggino lo scheletro dell’animale ucciso da Perseo per trarre in salvo la principessa Andromeda. Nella cultura cristiana i Pesci sono identificati con Cristo, il “primo pesce”, nato dopo che il punto dell’equinozio di primavera era passato dall’ Ariete nei Pesci segnando il passaggio alla nuova “Grande Era”. 

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