Mentre sfrecciava nell’atmosfera di Marte, l’orbiter Mars Express dell’ESA ha fotografato il più grande canyon del sistema solare.

È così grande da far sembrare il Grand Canyon un minuscolo cunicolo per formiche. Stiamo parlando della Valles Marineris di Marte, il sistema di canyon più grande dell’intero sistema solare. È lungo 4.000 chilometri e largo 320 chilometri, quasi 10 volte più lungo e 20 volte più largo del vasto sistema di canyon che si trova in Nord America. Sulla Terra non abbiamo nulla che si avvicini anche minimamente alla Valles Marineris, il che la rende piuttosto interessante per gli scienziati. Ecco la foto scattata dall’orbiter Mars Express dell’ESA, attualmente in orbita attorno al pianeta rosso.

Lo studio di queste incredibili strutture naturali può aiutare gli scienziati a comprendere meglio la geologia e la storia di Marte. Credit: ESA

Come e quando si è formata la Valles Marineris

Marte, a differenza della Terra, non ha placche in movimento sulla sua crosta. In passato, però, le placche tettoniche c’erano anche su Marte, poi fuse in un unico grande blocco di crosta che racchiude l’interno del pianeta. È in quel momento che si sarebbe formata la Valles Marineris. Secondo gli scienziati il sistema di canyon sarebbe il risultato di una crepa che si è allargata fra le placche marziane. Questa immagine fa sembrare il canyon poco profondo, in realtà raggiunge una profondità di 7 chilometri, cinque volte di più rispetto a quella del Grand Canyon americano.

Interessante notare come il Mars Express abbia individuato anche minerali contenenti solfato, all’interno di una zona chiamata Tithonium Chasma. Gli studiosi lo hanno interpretato come la prova che una volta fosse pieno d’acqua al suo interno. Ma come per la maggior parte della scienza di Marte, è difficile trarre conclusioni certe, almeno fino a quando non arriveremo fisicamente su Marte. Identificare aree di interesse scientifico, però, ci aiuta a pianificare le future missioni umane sul pianeta rosso, sia con equipaggio che senza. L’invio di un rover nella Valles Marineris aiuterebbe sicuramente gli scienziati a rispondere ad alcune delle domande rimaste ancora senza risposta.

Riferimenti: Science Alert