E che differenza c’è tra le nubi in cui nascono le stelle e le nuvole che osserviamo anche sulla Terra?

La differenza fondamentale sta nel COSA genera questa aggregazione. Quando parliamo della nascita delle stelle, parliamo di nubi interstellari che, in seguito a una perturbazione esterna (che può essere causata da molti fattori, come l’esplosione di una supernova nelle vicinanze, o anche il passaggio ravvicinato di atre stelle) si può ritrovare con una grande quantità di massa spostata entro uno spazio limitato. Se tale massa raccolta in un certo volume supera un valore critico (noto come ” Massa di Jeans”), allora la pressione interna del gas non è in grado di contrastare il collasso gravitazionale della nube, che a questo punto avviene inesorabilmente. Il gas quindi si addenserà sempre più, aumentano densità e temperatura fino all’innesco delle prime reazioni di fusione nucleare dell’idrogeno… è nata una stella! Ora, in questo caso stiamo parlando di nubi interstellari con una massa dell’ordine di decine di masse solari (e una massa solare è pari a circa 300 mila Terre!). In queste condizioni, la gravità si fa sentire eccome, ed è infatti ciò che causa il collasso della nube verso le zone a più alta densità.

La regione “Mystic Mountain” della Nebulosa della Carena, con i famosi “pilastri” visibili in alto, culla di numerose stelle neonate e in fase di formazione! (Credit: nasa.gov )

Questa è anche la principale differenza con l’esperienza che possiamo fare nel quotidiano coi gas e le nuvole, che messe tutte insieme non arriverebbero a un milionesimo della massa della Terra. In tali condizioni, l’interazione gravitazionale è si presente, ma del tutto trascurabile, e infatti in tali condizioni un collasso gravitazionale non avverrà mai. Vi sono infatti altre forze più importanti in gioco, come i legami chimici ad esempio, o gli urti termici tra gli atomi che le compongono, i venti… tutti fattori che ne determineranno la loro progressiva diffusione e movimento nell’ambiente, ma come già detto, nessun collasso. Stiamo infatti parlando di numeri ben al di sotto di quelli critici che determinano la nascita delle stelle… “numeri stellari” appunto!

Fonti:

  • Jeans James Hopwood, 1902 I. “The stability of a spherical nebula”; Philosophical Transactions of the Royal Society of London. Series A.
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