Perseverance continua il suo incessante lavoro su Marte, regalandoci anche panorami mozzafiato. Ma come si ottengono i selfie? Ecco la spiegazione in un video della NASA

Il rover Perseverance della NASA è atterrato sul Pianeta Rosso il 18 febbraio 2021 e ha scattato questo selfie su una roccia soprannominata “Rochette”, il 10 settembre 2021, il 198° giorno marziano, o sol della missione. Sono visibili due fori in cui il rover ha utilizzato il suo braccio robotico per perforare ed estrarre campioni di roccia marziana. Perseverance utilizza una fotocamera chiamata WATSON (Wide Angle Topographic Sensor for Operations and eNgineering) all’estremità del suo braccio robotico lungo due metri per scattare i suoi selfie. Ecco la foto:

Il selfie di Perseverance
Il selfie di Perseverance. Credit: NASA/JPL-Caltech/MSSS

Ma come fanno i rover ad ottenere selfie?

I selfie consentono agli ingegneri di controllare l’usura del rover. Come il rover Curiosity, Perseverance ha una torretta rotante all’estremità del suo braccio robotico. Insieme ad altri strumenti scientifici, la torretta include la fotocamera WATSON, che rimane focalizzata sul rover durante i selfie mentre è inclinata per catturare una parte della scena. Il braccio si comporta come un selfie stick, rimanendo appena fuori dall’inquadratura nel lavoro finale. Comandare a Perseverance per azionare il suo ‘selfie stick’ è molto più impegnativo che con Curiosity. La torretta di Curiosity misura 55 centimetri mentre la torretta di Perseverance è molto più grande, misurando 75 centimetri. È come sventolare qualcosa del diametro di una ruota di una bici da strada a pochi centimetri dall’albero di Perseverance, la “testa” del rover. JPL ha creato un software per garantire che il braccio non entri in collisione con il rover. Ogni volta che viene rilevata una collisione nelle simulazioni sulla Terra, il team di ingegneri regola la traiettoria del braccio; il processo si ripete decine di volte per confermare che il movimento del braccio è sicuro. La sequenza di comando finale porta il braccio robotico il più vicino possibile al corpo del rover senza toccarlo.

Ecco il video che spiega le varie dinamiche. Credit: Credi: NASA/JPL-Caltech/MSSS

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