Un alone di mistero circonda il pianeta più lontano del sistema solare: ecco una fantastica simulazione di come potrebbe essere tuffarsi dentro l’atmosfera di Nettuno

L’ottavo e più lontano pianeta del sistema solare è un misterioso mondo oscuro a causa della sua colossale distanza dal Sole. Nettuno è stato sorvolato una sola volta, nel 1989, dalla sonda Voyager 2 della NASA, che ha catturato le prime (e uniche) foto ravvicinate di questo gigante ghiacciato e delle sue lune. L’atmosfera del pianeta è composta principalmente da idrogeno ed elio, ma il suo colore blu deriva dal metano e da altri componenti presenti nell’alta atmosfera, che assorbe la luce rossa e la riflette nello spazio. Ora, immaginiamo di trovarci su una navicella in grado di sopravvivere alle condizioni ambientali di questo pianeta. Guardatevi il video e poi, come al solito, lo commentiamo insieme.

Piovono diamanti su questo pianeta?

Avvicinandoti a Nettuno, avresti una panoramica delle colossali tempeste che imperversano sotto di te. Tra l’altro scenderesti ad una velocità simile a quella con cui precipiteresti sulla Terra, dato che la gravità di Nettuno è un piacevole 40% più forte rispetto a quella a cui siamo abituati. Data la grande distanza dal Sole, pochissima luce raggiunge questa zona del sistema solare. All’inizio attraverseresti cirri bianchi fatti di cristalli di ghiaccio e metano, a una pressione di circa 0,5 atmosfere. A questa altitudine farebbe incredibilmente freddo, quasi 200 gradi sotto lo zero.

Una regione dopo l’altra

Poi entreresti in una regione del pianeta ricca di ammoniaca e acido solfidrico: qui le nuvole si muoverebbero molto velocemente, trasportate dai venti più potenti dell’intero sistema solare (2.500 km/h). A quel punto ti ritroveresti in un ambiente scuro, perché nessuna luce potrebbe entrare così in profondità. Enormi fulmini illuminerebbero l’oscurità, rivelando nubi di ghiaccio torreggianti che causano enormi temporali. Qui la pressione aumenterebbe sopra le 50 atmosfere e la temperatura sarebbe di circa 26 °C. Dopo un lungo sprofondamento ti ritroveresti a circa 6.500 chilometri all’interno di Nettuno, con la temperatura che schizzerebbe 4.000 gradi Celsius e una pressione di 10mila atmosfere.

Il mantello dei giganti gassosi

È il cosiddetto mantello dei giganti gassosi, uno strato caldo composto da acqua, metano e ghiacci di ammoniaca che si comportano come un fluido caldo e denso. A causa delle pressioni estreme, gli atomi di carbonio si cristallizzerebbero formando diamanti, che vedresti letteralmente piovere intorno a te come chicchi di grandine scintillanti. Dopo aver attraversato questa zona, atterreresti finalmente su una superficie solida della stessa massa della Terra: il nucleo! Gli scienziati ritengono sia composto da roccia ferrosa e ghiaccio, ma non escludono possa esserci uno strato di diamanti incastonati tutto intorno.

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