Un gruppo internazionale di astronomi ha immortalato una galassia avvolta in un gigantesco disco di gas perpendicolare al disco galattico.

Di galassie insolite, nell’universo, ce ne sono in abbondanza. Ma alcune lo sono più di altre. Alcune, solo a guardarle ti lasciano a bocca aperta e ti aprono un mondo di interrogativi, più di quanto già non facciano le galassie comuni. Pochi giorni fa, gli astronomi hanno rivelato in uno studio proprio una di queste galassie molto particolari. Cosa rende NGC 4632 – questo il nome del gigante cosmico lontano 56 milioni di anni luce da noi – diversa dalla media è presto detto, e basta osservare l’immagine: essa è circondata da un gigantesco anello di gas posizionato perpendicolarmente al disco galattico principale.

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Immagine composita di NGC 4632 ottenuta combinando i dati radio ottenuti da ASKAP con quelli ottici e infrarossi del telescopio Subaru alle Hawaii. Crediti: J. English (U.Manitoba), con il supporto di T. Jarrett (UCT) e del team WALLABY: ATNF/ASKAP:Suburu/Hyper Suprime Camera

Di cosa si tratta? 

Innanzitutto, proviamo a capire cos’è questo misterioso anello che impacchetta la galassia. Come al solito, la scienza procede per gradi, e soprattutto all’inizio di una scoperta, non si hanno tutte le risposte. Gli astronomi autori dello studio hanno però iniziato a formulare delle ipotesi, anche perché questo non è il primo anello polare che viene trovato attorno ad una galassia, sebbene essi siano abbastanza rari (dall’1 al 3% delle galassie li possiederebbe). Una possibile spiegazione è che gli anelli stellari, che appaiono mescolati a nubi di gas, siano materiale triturato da galassie di passaggio. Un’altra possibilità è che l’idrogeno gassoso scorra lungo i filamenti della ragnatela cosmica e si accresca in un anello attorno ad alcune galassie, formando eventualmente stelle durante questo processo.

Situato nel Wajarri Yamaji Country, il radiotelescopio ASKAP del CSIRO ha 36 antenne paraboliche che lavorano insieme come un unico telescopio. Crediti: CSIRO/A. Cherne

Come è stato rilevato l’anello?

Per immortalare questo anello polare gli astronomi hanno utilizzato il radiotelescopio ASKAP, di proprietà e gestione del CSIRO, l’agenzia scientifica nazionale australiana. Infatti, questa particolare struttura può essere vista solamente alle onde radio. NGC 4632 è una delle due galassie ad anello polare che i ricercatori hanno identificato tra le 600 galassie mappate nella prima indagine chiamata WALLABY. 

In futuro, le galassie ad anello polare potranno essere utilizzate anche per approfondire la nostra comprensione dell’universo, con potenziali applicazioni nella ricerca sulla materia oscura. È possibile utilizzare gli anelli polari per sondare la forma della materia oscura della galassia ospite, il che potrebbe portare a nuovi indizi sulle misteriose proprietà di questa “sostanza” sfuggente. 

Fonte: https://www.csiro.au/en/news/All/News/2023/September/Polar-Rings