I 24 principali “contendenti” per essere pianeti superabitabili sono tutti a più di 100 anni luce di distanza. Ma perché sarebbero più favorevoli alla vita?

La Terra non è necessariamente il miglior pianeta dell’universo. I ricercatori hanno identificato 24 pianeti al di fuori del nostro sistema solare che potrebbero avere condizioni più adatte alla vita della nostra.  Uno studio descrive in dettaglio le caratteristiche dei potenziali pianeti “superabitabili” che includono quelli che sono più vecchi, un po’ più grandi, leggermente più caldi e forse più umidi della Terra

Pianeti superabitabili
Rappresentazione artistica del primo pianeta convalidato delle dimensioni della Terra che orbita attorno a una stella lontana nella zona abitabile identificata dal telescopio spaziale Kepler della NASA. I ricercatori stanno proponendo che i futuri telescopi cerchino pianeti migliori per la vita rispetto alla Terra. Credit: NASA Ames / SETI Institute / JPL-Caltech

Lo studio

I 24 principali candidati per i pianeti superabitabili sono tutti a più di 100 anni luce di distanza. L’abitabilità non significa che questi pianeti abbiano la vita, ma semplicemente condizioni che sarebbero favorevoli alla vita.

Kepler
Il Telescopio Spaziale Kepler. Credit: NASA

Stelle G e K

I ricercatori hanno selezionato sistemi pianeta – stella con probabili pianeti terrestri in orbita all’interno della zona abitabile dall’archivio di pianeti extrasolari rilevati dal Telescopio Spaziale Kepler. Il Sole ha una vita relativamente breve: circa 10 miliardi di anni. Poiché ci sono voluti quasi 4 miliardi di anni prima che qualsiasi forma di vita complessa apparisse sulla Terra, molte stelle simili al nostro Sole, chiamate stelle G, potrebbero esaurire il carburante prima che la vita complessa possa svilupparsi. Oltre a guardare i sistemi con stelle G, i ricercatori hanno anche esaminato i sistemi con stelle nane K, arancioni- rosse più fredde, meno massicce e meno luminose del nostro Sole. Le stelle K hanno il vantaggio di una lunga vita compresa tra 20 e 70 miliardi di anni. I pianeti in orbita potrebbero essere più vecchi e darebbe alla vita più tempo per avanzare verso la complessità attualmente presente sulla Terra. 

Sole
Il Sole paragonato con la Terra. Credit: Massimiliano Veschini
Dimensioni e massa

Ma una condizione di abitabilità è che i pianeti non devono essere così vecchi da aver esaurito il loro calore geotermico e da essere privi di campi geomagnetici protettivi. Anche le dimensioni e la massa contano. Un pianeta che è il 10% più grande della Terra dovrebbe avere più “terra abitabile”. Con 1,5 volte la massa terrestre, il possibile esopianeta può mantere il suo riscaldamento interno attraverso il decadimento radioattivo più a lungo e avrebbe anche una gravità più forte da mantenere un’atmosfera per un periodo di tempo più lungo. L’acqua è la chiave per la vita. Una temperatura superficiale media di circa 5 gradi Celsius maggiore della Terra, insieme all’umidità aggiuntiva, sarebbe anche migliore per la vita. Tra i 24 migliori pianeti candidati nessuno di loro soddisfa tutti i criteri per i pianeti superabitabili, ma uno ha quattro delle caratteristiche critiche, rendendolo il migliore candidato.

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