Alcuni astronomi del Texas hanno scoperto un nuovo buco nero massiccio in una delle galassie satelliti della Via Lattea

Arriva dall’Osservatorio del Texas la notizia della scoperta di un nuovo buco nero massiccio in una delle Galassie nane satelliti della Via Lattea: Leo I. Questa scoperta è paragonabile a quella del buco nero della nostra galassia, perché potrebbe ridefinire la nostra comprensione di come si evolvono tutte le galassie. La grandezza di questa galassia nana è di 30 volte più piccola della Via Lattea, ma il buco nero trovato al suo interno è quasi della stessa grandezza di quello della nostra galassia. Questo potrebbe aiutarci a comprendere al meglio l’evoluzione di ogni galassia, e di rivedere le conoscenze che abbiamo dell’evoluzione di ognuna di esse.

buco nero
La galassia Leo I. Credit: ESA/GAIA/DPAC; SDSS

Lo studio su Leo I

Il team di astronomi ha deciso di studiare Leo I proprio per una sua particolarità. A differenza di altre galassie nane che orbitano intorno alla Via Lattea, quest’ultima non contiene molta materia oscura. I ricercatori hanno misurato il profilo della materia oscura di Leone I, cioè come la densità della materia oscura cambia dai bordi esterni della galassia fino al suo centro. Misurando la sua attrazione gravitazionale sulle stelle: ovvero più velocemente si muovono le stelle, più materia oscura è racchiusa nelle loro orbite. Man mano che le piccole galassie come Leone I precipitano in galassie più grandi, il buco nero massiccio della galassia più piccola si fonde con quello di quella più grande, aumentandone la massa. Un processo degno di nota, anche come potenziale oggetto d’indagine per i futuri interferometri per onde gravitazionali. Questa scoperta si ripercuote pesantemente sulla comprensione degli astronomi sulle galassie, in quanto la formazione di un buco nero al centro di questa galassia nana non ha alcun precedente e nessuna spiegazione.

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