La Luna ha un’importanza fondamentale negli equilibri che riguardano il nostro pianeta. Ecco come sarebbe la vita sulla Terra se il nostro satellite non ci fosse.

Un gruppo di astronomi ha risposto a una delle domande che ci fate più spesso, nei commenti. Cosa succederebbe se all’improvviso la Luna scomparisse? Quali conseguenze per la vita sulla Terra? La Luna è l’unico satellite naturale del nostro pianeta, ha un diametro di circa 3.500 km e orbita attorno alla Terra ad una distanza compresa fra i 363mila e i 405mila chilometri. Se non ci fosse, però, bisognerebbe inventarla, come si suol dire. Scopriamo insieme perché.

L’impatto sulla Terra

Prima di tutto, se non ci fosse la Luna, il giorno durerebbe solo 6 ore. Le maree prodotte dal nostro satellite, infatti, dissipano energia per attrito: di conseguenza, la Luna si allontana dalla Terra rallentandone un po’ la rotazione. È lo stesso meccanismo che si innesca quando una ballerina gira su se stessa allargando le braccia. Attualmente la lunghezza dei giorni terrestri aumenta di circa 2,3 millisecondi al secolo e la distanza fra la Terra e la Luna aumenta di 3,8 cm l’anno.

Luna
La Luna. Credit: Ganapathy Kumar (unsplash)

Inoltre non ci sarebbero più le eclissi di Luna: se scomparisse, rimarrebbero solo le maree causate dal Sole, molto più deboli. In tal senso i cambiamenti climatici sarebbero immediati. Senza maree lunari, le correnti oceaniche si indebolirebbero, decimando le specie che vivono negli oceani. Quell’acqua verrebbe redistribuita per tutto il globo e il livello del mare si alzerebbe sulle coste e attorno ai poli. Ci sarebbero periodi di grande freddo glaciale alternati a picchi di caldo.

Passiamo alle stagioni. Il ciclo di estate-autonno-inverno-primavera è generato dall’inclinazione dell’asse della Terra rispetto al piano della sua orbita. Questa inclinazione cambiò quando un asteroide colpì la Terra e mandò nello spazio i frammenti che a loro volta formarono la Luna. Se questo non fosse avvenuto e l’asse di rotazione della Terra fosse rimasto perpendicolare al piano di rivoluzione, le stagioni non esisterebbero. Il clima sarebbe quindi rimasto uguale, durante il corso dell’anno, con gravi conseguenze per l’agricoltura. Il calendario, poi, sarebbe stato diviso in anni, anziché in mesi. Infine, la notte sarebbe molto più buia di quanto non sia ora.

Riferimenti: