Un team di astronomi ha trovato prove di un altro pianeta in orbita attorno a Proxima Centauri, la stella più vicina al nostro Sistema Solare. Questo pianeta candidato è il terzo rilevato nel sistema e il più leggero mai scoperto.

Proxima Centauri è la stella più vicina al Sole, situata a poco più di quattro anni luce di distanza da noi.

Il pianeta appena scoperto, chiamato Proxima d, orbita attorno a Proxima Centauri a una distanza di circa 4 milioni di chilometri, a meno di un decimo della distanza di Mercurio dal Sole. Orbita tra la stella e la zona abitabile – l’area attorno a una stella dove può esistere acqua liquida sulla superficie di un pianeta – e impiega solo 5 giorni per completare un’orbita attorno a Proxima Centauri.

La stella è già nota per ospitare altri due pianeti: Proxima b, un pianeta con una massa paragonabile a quella della Terra che orbita attorno alla stella ogni 11 giorni ed è all’interno della zona abitabile, e il candidato Proxima c, che si trova su un’orbita più lunga della durata di 5 anni.

Proxima b era stato scoperto alcuni anni fa utilizzando lo strumento HARPS sul telescopio da 3,6 metri dell’ESO. La scoperta è stata confermata nel 2020 quando gli scienziati hanno osservato il sistema Proxima con un nuovo strumento installato sul Very Large Telescope (o VLT) dell’ESO che aveva una maggiore precisione: l’Echelle SPectrograph for Rocky Exoplanets and Stable Spectroscopic Observations (detto ESPRESSO).

Rappresentazione artistica di di Proxima d in orbita attorno alla stella nana rossa Proxima Centauri, la stella più vicina al Sistema Solare. Credits: ESO/L. Calçada

La scoperta di Proxima d

È stato durante le più recenti osservazioni del VLT dal Cile che gli astronomi hanno individuato i primi accenni di un segnale corrispondente a un oggetto con un’orbita di 5 giorni.

Poiché il segnale era molto debole, il team ha dovuto condurre osservazioni aggiuntive con ESPRESSO per confermare che fosse dovuto a un pianeta e non ad altri fattori.

Con appena un quarto della massa della Terra, Proxima d è l’esopianeta più leggero mai misurato utilizzando la tecnica della velocità radiale, battendo il record di un altro pianeta scoperto di recente nel sistema planetario L98-59.

La tecnica funziona rilevando minuscole oscillazioni nel movimento di una stella creata dall’attrazione gravitazionale di un pianeta in orbita. L’effetto della gravità di Proxima d è così piccolo che fa sì che Proxima Centauri si muova avanti e indietro di circa 40 centimetri al secondo.

Questo risultato mostra che la tecnica della velocità radiale ha il potenziale per svelare una popolazione di pianeti come il nostroche dovrebbero essere i più abbondanti nella galassia e che possono potenzialmente ospitare la vita come la conosciamo.

La ricerca di ESPRESSO di altri mondi sarà potenziata dall’Extremely Large Telescope (ELT) dell’ESO, attualmente in costruzione nel deserto di Atacama, che sarà fondamentale per scoprire e studiare molti più pianeti attorno alle stelle a noi vicine.

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