La missione InSight si è conclusa dopo oltre quattro anni di raccolta di preziosi dati scientifici su Marte.

Il lander InSight, che la NASA aveva mandato su Marte, si è spento definitivamente in queste ore. Il controllo missione del Jet Propulsion Laboratory aveva provato a contattare il lander negli ultimi giorni, ma dopo un paio di tentativi andati a vuoto, ci si è dovuti arrendere all’evidenza. Le batterie a energia solare del veicolo spaziale si sono esaurite.

Il lander InSight su Marte. Credit: NASA

Cosa ha scoperto il lander su Marte

“Dire addio a un veicolo spaziale è sempre difficile” dicono dalla NASA. D’altronde era già successo con il rover Opportunity, sul quale è stato girato anche un docu-film di cui abbiamo parlato qui. I dati che ci ha inviato InSight nel corso di questi quattro anni e mezzo sono oro per la scienza. In particolare il veicolo spaziale si era concentrato sull’analisi e lo studio dei terremoti su Marte. Tra le altre cose, il lander aveva come obiettivo di studiare l’interno più profondo di Marte. Le sue ricerche ci hanno permesso di saperne di più sugli strati più interni del Pianeta Rosso e l’elevata attività sismica sotto la superficie.

Il sismografo è l’ultimo strumento scientifico rimasto acceso, mentre la polvere si accumulava sui pannelli solari del lander e ne riduceva gradualmente l’energia. Non ci resta che salutare nel migliore dei modi questo robot, che ci ha permesso ancora una volta di conoscere cose che non avremmo mai compreso, da soli, qui sulla Terra. Addio InSight e grazie di tutto!

Riferimenti: NASA

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