Due volte durante l’anno il giorno e la notte hanno la stessa durata, sia nell’emisfero boreale che nell’emisfero australe. Questo fenomeno è chiamato equinozio, deriva dalle parole latine ‘’aequus’’ (uguale) e ‘’nox’’ (notte). Vediamo insieme perché si verifica

La Terra orbita intorno al Sole con un’inclinazione di circa 23,5 gradi. Ciò significa che diverse parti del nostro pianeta ricevono più o meno raggi solari in diversi periodi dell’anno, a seconda della posizione del pianeta nella sua orbita. Per tutti i Paesi del mondo, il sole sorge ad oriente e tramonta ad occidente. Tuttavia, il Sole sembra anche spostarsi verso nord per metà dell’anno e verso sud per l’altra metà, a seconda del luogo in cui ci si trova. Intorno a luglio, l’emisfero settentrionale vive periodi di luce più lunghi, mentre l’emisfero meridionale vive periodi di luce più brevi. A dicembre, invece, accade il contrario: le ore di luce aumentano nell’emisfero meridionale e diminuiscono nell’emisfero settentrionale. Scopriamo cos’è l’equinozio.

Orbita Terra con equinozio e solstizio
Orbita della Terra intorno al Sole.
Credit: https://www.studiarapido.it/equinozi-e-solstizi-che-cosa-sono/

Primavera e Autunno sulla Terra

Come detto, due volte all’anno (a marzo e a settembre) l’inclinazione del nostro pianeta si allinea con la sua orbita intorno al Sole. In questo periodo dell’anno, il Sole si trova direttamente allineato all’equatore ed entrambi gli emisferi hanno quasi le stesse ore di luce e di buio, c’è uno scarto di qualche minuto. In questo periodo, la linea che divide la notte dal giorno, chiamata terminatore, “linea grigia” o “zona crepuscolare”, divide in due la Terra e attraversa i poli nord e sud. Quando accade questo abbiamo i cosiddetti equinozio di Primavera ed equinozio di Autunno.

Quando si verificano?

Gli equinozi non si verificano necessariamente lo stesso giorno ogni anno (generalmente intorno al 20 marzo e al 23 settembre). Questo spostamento di date è dovuto al fatto che un anno terrestre non dura esattamente 365 giorni: c’è ¼ di giorno in più (6 ore) che si accumula ogni anno, causando lo spostamento della data dell’equinozio. Incide su questo anche l’orientamento del pianeta verso il Sole che cambia costantemente. Gli equinozi segnano l’inizio ‘’astronomico’’ della primavera o dell’autunno, a seconda dell’emisfero. Tuttavia, l’inizio ‘’meteorologico’’ di queste stagioni è il 1° marzo e il 1° settembre. Nell’emisfero settentrionale, l’equinozio di marzo segna l’inizio della primavera e viene chiamato equinozio di primavera. Allo stesso tempo, l’emisfero meridionale entra in autunno; l’inverso accade a settembre, quando la metà settentrionale del pianeta scende nei mesi più freddi dell’autunno e la metà meridionale entra in primavera. La Terra non è l’unica a sperimentare gli equinozi: ogni pianeta del sistema solare li ha quando l’orbita e l’inclinazione del pianeta rispetto al Sole fanno sì che entrambi gli emisferi ricevano una quantità di luce approssimativamente uguale.

L’alternanza delle Stagioni

Gli equinozi nella cultura di massa

L’essere umano ha osservato e indagato per migliaia di anni i movimenti del sole, spesso affiancando a questi avvenimenti tradizioni culturali e religiose. Per molte civiltà antiche questi cambiamenti solari non solo dettavano l’inizio delle stagioni, ma anche quando piantare/raccogliere i loro viveri. In Giappone, entrambi gli equinozi sono giorni festivi tradizionalmente riconosciuti come un giorno per ricordare e venerare gli antenati e le persone care che sono morte. Ci sono anche molti monumenti antichi che segnano gli equinozi. Ad esempio, durante un equinozio, nel complesso templare indù di Angkor Wat, in Cambogia, il Sole sorge direttamente sopra il tempio centrale. Il complesso, costruito tra il 1113 e il 1150 d.C., è il più grande monumento religioso del mondo. Nel ’76 gli scienziati hanno pubblicato un resoconto sulla rivista Science descrivendo il legame astronomico tra la sua architettura e gli eventi celesti.

Fonte: space.com, blogs.nasa

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