Secondo uno studio degli astronomi dell’Università del Maryland, la più grande cometa mai scoperta (la Bernardinelli-Bernstein) si sarebbe attivata molto più lontano dal Sole rispetto a quanto si credesse in precedenza.

Finora solo un’altra cometa attiva, ovvero che ha già formato un involucro di polvere e vapore chiamato chioma, era stata osservata così lontano dal Sole. Tuttavia era molto più piccola della Bernardinelli-Bernstein (BB), che con un diametro di 100 km ha già surclassato ogni altra cometa conosciuta. In genere il diametro di una cometa è di 1 km, ma quella di Halley, ad esempio, raggiungeva già i 15 km. La BB, insomma, ha già battuto ogni record.

Una rappresentazione di una cometa. Credit: Pixabay.

Dove si è attivata la Bernardinelli-Bernstein

La nuova scoperta è stata pubblicata oggi su The Planetary Science Journal e aiuterà gli astronomi a comprendere meglio di cosa è fatta questa cometa gigante. Soprattutto, ci darà maggiori informazioni sulle condizioni che c’erano miliardi di anni fa, durante la formazione del nostro sistema solare.

Questo tipo di osservazioni evidenziano che ci sono comete che provengono da molto più lontano rispetto a quanto si pensasse in precedenza. Spesso chiamate “palle di neve sporche” o “palle di terra ghiacciate”, sono i segni tangibili dei primi istanti di vita dei sistemi stellari e planetari.

Gli scienziati hanno scoperto la BB per la prima volta a giugno, osservandola oltre l’orbita di Urano grazie ai dati della Dark Energy Survey. Ebbene, il team di astronomi ha combinato migliaia di immagini di questa cometa che erano state raccolte dal TESS tra il 2018 e il 2020. Aumentando il contrasto, sono riusciti ad avere una visione più chiara della composizione della cometa.

Il problema è che le comete si muovono molto velocemente, motivo per cui gli scienziati hanno dovuto allineare con precisione ogni fotogramma. Questa tecnica ha permesso loro di rimuovere eventuali puntini errati nei singoli scatti e di vedere il bagliore nebbioso della polvere che circonda BB, la prova definitiva che la cometa era già attiva, nonostante la sua enorme distanza dal Sole (quasi 3 miliardi di km).

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