L’obiettivo della missione Dynamo-2 è capire i movimenti di queste correnti e studiarne il funzionamento in relazione al campo geomagnetico terrestre. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Forse non tutti sanno che esiste un luogo, al di sopra delle nostre teste, dove si crea elettricità. Gli scienziati lo chiamano campo geomagnetico ed è un fenomeno scoperto da Pierre de Maricourt 850 anni fa. Solo adesso, però, stiamo capendo meglio come viene influenzato dalle correnti elettriche che si muovono al di sopra dell’atmosfera. Ebbene, la NASA ha annunciato di voler spedire due razzi per studiare questo e molto altro.

Un’illustrazione di come funziona l’ICON della NASA, che ha l’obiettivo di esplorare l’atmosfera superiore della Terra, una regione influenzata sia dal clima terrestre che dai cambiamenti nello spazio che circonda il nostro pianeta. Credit: NASA

Correnti elettriche in movimento, sopra le nostre teste

La missione Dynamo-2 della NASA prevede il lancio di due razzi, che avranno l’obiettivo di confermare il funzionamento di questo gigantesco circuito elettrico che si trova nei nostri cieli. Il campo geomagnetico funziona come una sorta di scudo protettivo per il nostro pianeta: impedisce cioè che le particelle cariche del vento solare possano danneggiare la vita sulla Terra. Questa “cupola” si forma nella cosiddetta ionosfera, costituita dall’alta atmosfera e all’interno della quale l’intensa radiazione del Sole provoca la ionizzazione dei gas atmosferici. In pratica gli elettroni si separano dai loro atomi, permettendo così a questa corrente elettrica di disperdersi nell’aria.

Fino ad ora, la maggior parte delle misurazioni che riguardano il campo geomagnetico sono state fatte dalla superficie terrestre. Stavolta si cercherà di andare a studiare esattamente dove scorre questa corrente elettrica, grazie al lancio di questi due razzi nell’ambito della missione Dynamo-2. D’altronde quella è una parte di spazio davvero difficile da studiare, dato che l’aria è troppo sottile per un comune aereo e ancora troppo densa per la maggior parte dei veicoli spaziali.

Il lancio dei razzi è previsto per una finestra temporale che va dal 6 al 20 luglio.

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