Una delle possibili soluzioni al “paradosso di Fermi” dice che non troviamo gli alieni perché non siamo in grado di ricevere comunicazioni.

Del famoso “paradosso di Fermi” e della ricerca di vita intelligente, nell’universo, ne abbiamo parlato spesso nei nostri articoli. Potrebbero essere tanti i motivi per i quali non siamo ancora riusciti a metterci in contatto con un’eventuale civiltà extraterrestre. Facciamo un piccolo recap del famoso paradosso prima di analizzare un’altra possibile soluzione. Ebbene, Enrico Fermi si chiese: se abbiamo scoperto miliardi di stelle, pianeti e galassie, dove sono tutti? Ecco perché non abbiamo ancora trovato gli alieni.

Dove sono tutti?

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alieni

Fin dai tempi di Guglielmo Marconi i nostri tentativi di metterci in contatto con gli alieni si sono basati sulla trasmissione di onde elettromagnetiche. Civiltà tecnologicamente avanzate, però, potrebbero essere già molto più “avanti” di noi: potrebbero ad esempio utilizzare i neutrini, o le onde gravitazionali. Alcuni scienziati sostengono che gli extraterrestri userebbero la correlazione quantistica per comunicare, ma questo andrebbe in contrasto con il teorema della meccanica quantistica.

Tecnicamente, comunicare con le onde gravitazionali o i neutrini sarebbe fattibile, ma richiederebbe una quantità di energia paragonabile a quella contenuta in gran parte dell’universo. Tra l’altro c’è il problema della velocità della luce: le onde radio che abbiamo emesso quando è stata inventata la televisione, ad esempio, stanno ancora fluttuando nello spazio in tutte le direzioni. E il raggio entro il quale queste informazioni sarebbero ricevibili da un’eventuale civiltà extraterrestre coincide con il periodo (in anni) rispetto al quale le trasmissioni sono iniziate.

Insomma, esplorando le possibili soluzioni al paradosso di Fermi abbiamo capito che ci sono tantissimi limiti oltre i quali ancora non siamo riusciti ad andare. Gli alieni potrebbero esistere, certo, ma essere troppo distanti per le nostre capacità attuali. Potrebbero nascondersi fiutando il pericolo di una civiltà potenzialmente ostile, oppure potrebbero non esistere affatto e saremmo i primi ad aver messo piede su un pianeta roccioso in una certa galassia, ad una certa distanza dalla nostra stella. E questo sì che sarebbe davvero inquietante.