Sarà montato sull’Extremely Large Telescope ed è il più grande specchio adattivo mai costruito dall’uomo. Il suo compito? Correggere le turbolenze atmosferiche. Ecco come.

M4 è il più grande specchio adattivo mai costruito. In questi giorni sono stati completati i sei cosiddetti “petali” che lo compongono. L’obiettivo di questi segmenti sarà quello di correggere l’atmosfera durante le osservazioni dell’Extremely Large Telescope (ELT) dell’ESO. La lettera “M” sta per “mirror” (specchio), mentre 4 indica che questo è il quarto specchio che la luce che entrerà nel telescopio incontrerà nel suo percorso dallo spazio agli occhi degli astronomi.

Il più grande specchio adattivo mai costruito. Credit: ESO.

Cosa significa correggere le turbolenze dell’atmosfera

In pratica la luce dei corpi celesti (e in generale degli oggetti cosmici) viene distorta dall’atmosfera del nostro pianeta. L’effetto di questa distorsione si percepisce anche nelle immagini che vengono scattate dai più potenti telescopi della Terra. Per correggerle, gli astronomi equipaggiano questi telescopi con hardware e software avanzati di ottica adattiva. Tra questi ci sono, ad esempio, sei laser che creano stelle “artificiali”, in modo da illuminare l’oggetto che si sta studiando e consentirne l’osservazione.

Gli astronomi sono convinti che ELT riuscirà a scattare foto ancora più nitide di quelle del telescopio spaziale Hubble. D’altronde M4 è il più grande specchio adattivo mai costruito e sulla sua superficie posteriore sono stati applicati più di 500 magneti che hanno il compito di aggiustare i segmenti flessibili 1000 volte al secondo. Non ci resta che attendere la fine dei lavori per la costruzione della struttura in carbonio di silicio nei pressi di Cerro Armazones.

Riferimenti: https://www.eso.org/sci/publications/messenger/archive/no.178-dec19/messenger-no178-3-4.pdf