Esopianeti: l’incredibile scoperta di un campo magnetico

Alcuni ricercatori hanno scoperto le prime tracce del campo magnetico di un pianeta che si trova al di fuori del nostro sistema solare. Quello terrestre funge da scudo contro le particelle energetiche del Sole: il campo magnetico potrebbe svolgere un ruolo simile anche su altri mondi.

Un team internazionale di astronomi ha utilizzato i dati del telescopio spaziale Hubble per identificare il campo magnetico di un esopianeta. È la prima volta che viene scoperta una caratteristica simile su un pianeta che non appartiene al nostro sistema solare. Un campo magnetico, d’altronde, svolge un ruolo cruciale nella protezione dei corpi celesti dalle particelle radioattive delle stelle. Queste ricerche serviranno a capire meglio se anche per gli esopianeti valgono le stesse regole.

Scoperto il primo campo magnetico degli esopianeti

Il team ha utilizzato i dati di Hubble per osservare l’esopianeta HAT-P-11b, un corpo celeste delle dimensioni di Nettuno che si trova a 123 anni luce dalla Terra. Le osservazioni si sono basate, come al solito, sul transito del pianeta attorno alla sua stella. Ebbene, Hubble ha rivelato ioni di carbonio, ovvero particelle che interagiscono con i campi magnetici che circondano il pianeta. Questa zona è chiamata magnetosfera e sulla Terra è come una sorta di scudo che ci protegge dal vento solare.

Un processo, quello che riguarda il campo magnetico di un pianeta, che influenza pesantemente l’evoluzione della vita sullo stesso. La scoperta della magnetosfera di HAT-P-11b rappresenta quindi un passo importante per valutare meglio l’abitabilità di un pianeta. Non tutti i pianeti e le lune del nostro sistema solare sono dotati di un campo magnetico. La connessione fra quest’ultimo e le condizioni adatte alla vita vanno a braccetto e questo è senza dubbio un primo passo per capirci qualcosa in più.

Riferimenti:

• https://news.arizona.edu/story/astronomers-detect-signature-magnetic-field-exoplanet