Durante l’analisi dei dati di calibrazione dello strumento MIRI del James Webb Telescope è stato scoperto un asteroide di piccole dimensioni.

Il James Webb ha rilevato un piccolo asteroide nella fascia principale delle dimensioni del Colosseo di Roma – tra i 100 e i 200 metri – durante una ricerca di un team di astronomi europei. Il team ha utilizzato i dati della calibrazione del Mid-InfraRed Instrument (MIRI), pubblicamente consultabili, in cui è stato rilevato causalmente l’asteroide. L’oggetto è il più piccolo osservato fino ad oggi dal James Webb e potrebbe essere un esempio di un oggetto che misura meno di 1 chilometro di lunghezza all’interno della fascia principale degli asteroidi, situata tra Marte e Giove.

Saranno necessarie ulteriori osservazioni per caratterizzare meglio la natura e le proprietà di questo oggetto ma il suo rilevamento è stata una sorpresa inaspettata.

Un piccolo intruso nei dati

illustrazione di un asteroide
Credit: N. Bartmann (ESA/Webb), ESO/M. Kornmesser and S. Brunier, N. Risinger (skysurvey.org)

I dati da cui è stata ricavata l’informazione fa parte di alcune delle prime misurazioni MIRI mirate al piano dell’eclittica e la scoperta suggerisce che molti nuovi oggetti verranno rilevati con questo strumento. Le osservazioni del James Webb, pubblicate sulla rivista Astronomy and Astrophysics, non erano infatti progettate per cercare nuovi asteroidi.

Le osservazioni sono state condotte per testare le prestazioni di alcuni dei filtri del MIRI che il team ha ritenuto falliti per motivi tecnici a causa della luminosità del bersaglio e di un puntamento sfalsato del telescopio. Nonostante ciò, i dati sull’asteroide 10920 sono stati utilizzati dal team per stabilire e testare una nuova tecnica per limitare l’orbita di un oggetto e stimarne le dimensioni.

La validità del metodo è stata dimostrata per l’asteroide 10920 utilizzando le osservazioni del MIRI combinate con i dati dei telescopi terrestri e della missione Gaia dell’ESA. Ma nel corso dell’analisi dei dati MIRI, il team ha trovato l’intruso più piccolo nello stesso campo visivo. I risultati del team suggeriscono che l’oggetto misura 100-200 metri, occupa un’orbita con un’inclinazione molto bassa e si trovava nella regione interna della cintura principale al momento delle osservazioni di Webb.

Il rilevamento di questo asteroide avrebbe, se confermato come una nuova scoperta di asteroidi, importanti implicazioni per la nostra comprensione della formazione e evoluzione del sistema solare. I modelli attuali prevedono la presenza di asteroidi fino a dimensioni molto piccole, ma i piccoli asteroidi sono stati studiati in modo meno dettagliato rispetto alle loro controparti più grandi a causa della difficoltà di osservare questi oggetti. Le future osservazioni del James Webb dedicate consentiranno agli astronomi di studiare asteroidi di dimensioni inferiori a 1 chilometro.

Inoltre, questo risultato suggerisce che il James Webb sarà anche in grado di contribuire in modo fortuito al rilevamento di nuovi asteroidi. Il team sospetta che anche brevi osservazioni MIRI vicine al piano del sistema solare includeranno sempre alcuni asteroidi, la maggior parte dei quali saranno oggetti sconosciuti.

Riferimenti: NASA

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