Il telescopio spaziale James Webb ha fotografato antichissime galassie nane responsabili della “reionizzazione” dell’universo.

La ricerca sull’evoluzione dell’Universo primordiale è un aspetto importante dell’astronomia moderna. Resta ancora molto da capire riguardo all’alba dell’Universo, un periodo conosciuto come l’era della reionizzazione. Fu un periodo di oscurità senza stelle o galassie, pieno di una fitta nebbia di idrogeno gassoso, finché le prime stelle ionizzarono il gas attorno a loro e la luce cominciò a viaggiare attraverso il cosmo. Gli astronomi hanno trascorso decenni cercando di identificare le fonti che emettevano radiazioni abbastanza potenti da eliminare gradualmente la nebbia di idrogeno che ricopriva l’Universo primordiale. Ecco l’ultima scoperta del telescopio spaziale James Webb.

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La scoperta del James Webb

Credit: NASA

Un team di astronomi ha utilizzato il telescopio spaziale James Webb per osservare un ammasso noto come Ammasso di Pandora per indagare le origini del periodo di reionizzazione dell’Universo. Grazie all’effetto lente gravitazionale, che ingrandisce e distorce l’aspetto delle galassie distanti, gli scienziati sono riusciti a ottenere immagini con dettagli senza precedenti di questo particolare ammasso. L’a “lente” dell’ammasso di galassie è così massiccia da deformare il tessuto dello spazio stesso, al punto che anche la luce proveniente da galassie lontane che attraversa lo spazio deformato assume un aspetto deformato. L’effetto ha permesso al team di studiare fonti di luce molto distanti, rivelando otto galassie estremamente deboli che altrimenti non sarebbero state rilevabili, nemmeno per Webb.

L’importanza di queste galassie nane

Il team ha scoperto che queste deboli galassie nane sono gigantesche produttrici di radiazioni ionizzanti, a livelli quattro volte più grandi di quanto precedentemente ipotizzato. Ciò significa che la maggior parte dei fotoni che hanno reionizzato l’Universo probabilmente proveniva da queste galassie nane. “Producono fotoni ionizzanti che trasformano l’idrogeno neutro in plasma ionizzato. Questo meccanismo l’importanza delle galassie nane nel plasmare la storia dell’Universo. Nonostante le loro piccole dimensioni, queste galassie sono grandi produttrici di radiazione energetica, e ci dimostrano che hanno forza sufficiente a trasformare l’intero stato dell’Universo” dicono gli scienziati.

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