Uno studio sullo scioglimento di ghiaccio in Groenlandia ha rivelato che questo fenomeno farà aumentare il livello del mare di 27 centimetri.

La ricerca è stata condotta da William Colgan e da Jason Box, due ricercatori della Groenlandia. Il loro studio ha portato a una nuova previsione che riguarda la quantità d’acqua che si riverserebbe in mare se i ghiacci della Groenlandia continuassero a sciogliersi. Lo studio è impietoso: ben 27 centimetri di innalzamento del livello dei mari nei prossimi decenni.

I ghiacciai in Groenlandia. Credit: NASA

Alcuni lo chiamano ghiaccio zombie, o ghiaccio dannato. Si tratta di un blocco appartenente alla calotta glaciale che, pur essendo collegato alla zona principale, non riesce più a recuperare dalla calotta madre il ghiaccio che perde durante il periodo di scioglimento dei ghiacci. Per questo è chiamato “zombie”: perché è destinato a sciogliersi e a vagare per i mari in un processo irreversibile. In altri termini, è solo questione di tempo prima che riempia d’acqua gli oceani.

Questa porzione di ghiaccio era già nota ai ricercatori che nel tempo hanno provato a fare diverse stime sull’entità del danno. Un primo studio inter-governativo aveva dato una prima stima con un innalzamento del livello del mare fino a 13 centimetri, entro il 2100. Addirittura la metà dello studio attuale.

Il ciclo del ghiaccio della calotta glaciale

Cosa ha aggiunto questo studio rispetto al precedente? Si è utilizzato un calcolo comunemente usato per i ghiacciai da montagna. È il cosiddetto meccanismo di rinnovo di un ghiacciaio in equilibrio: 1) scioglimento dei bordi del ghiacciaio durante i periodi “caldi” 2) Nevicata sulle cime delle montagne della Groenlandia durante i periodi di neve e 3) slittamento della neve caduta dalle montagne verso i bordi, ricostituendo cosi il ghiaccio perduto nella fase 1.

A causa del riscaldamento globale, però, la fase 2 e 3 non riescono più a rigenerare totalmente il ghiaccio perduto durante la fase calda. Questo porta la calotta glaciale ad una costante riduzione della propria massa. Lo studio ha messo in evidenza che questo squilibrio ha già condannato allo scioglimento il 3,3% della massa glaciale. Questa perdita avverrà a prescindere da qualsiasi processo di contrasto all’inquinamento. Non migliora le cose il fatto che questa stima è solo la stima minima di scioglimento e potrebbe peggiorare. Si può solo sperare di ridurne i danni e gestirne le ormai inevitabili conseguenze.

Riferimenti:

https://www.cbsnews.com/news/zombie-ice-greenland-raise-sea-level-climate-change-study/?ftag=CNM-00-10aag7e