Non è la rappresentazione di un’artista, ma una vera e propria immagine basata sulle presunte proprietà fisiche di un buco nero e del suo disco di gas. Pubblicata nel 1979 su Astronomy and Astrophysics, ebbe un impatto sconvolgente, soprattutto perché questo tipo di oggetto all’epoca era ancora un mistero.

Come molti di voi sicuramente ricorderanno, il 10 aprile 2019 venne diffusa la prima foto in assoluto di un buco nero. Ottenuta grazie ai dati della rete internazionale di telescopi EHT, fece in breve il giro del web, nonostante fosse comunque molto sfocata e con pochi, pochissimi dettagli nitidi. Il bello è che quella foto mostra con straordinaria precisione le intuizioni di Jean-Pierre Luminet, che 40 anni prima aveva pubblicato la prima immagine simulata di un buco nero su Astronomy and Astrophysics (1979). L’allora giovane ricercatore del CNRS si era basato sulle presunte proprietà fisiche di un buco nero circondato dal suo disco di gas, basandosi sulla teoria della relatività di Einstein.

La prima immagine simulata di un buco nero, pubblicata nel 1979. Credit: Jean-Pierre Luminet/CNRS Phototheque
La prima foto di un buco nero elaborata dall’Event Horizon Telescope nel 2019. Credit: Event Horizon Telescope Collaboration/EPA

Le analogie fra le due immagini

Luminet lo immaginava come un cerchio nero, al centro di un disco di accrescimento luminoso. In effetti, se ci pensate, non è proprio un buco, ma una sfera, che in due dimensioni viene rappresentata come un cerchio. Due gli effetti fisici che possiamo riscontrare in entrambe le immagini. Il primo è il cosiddetto effetto Einstein, che prevede che il campo gravitazionale riduca la frequenza e diminuisca l’intensità del buco nero. L’altro è l’effetto Doppler, in cui c’è un aumento di frequenza quando ci avviciniamo alla sorgente, e una diminuzione quando ci si allontana. È un effetto causato dalla rotazione del disco di accrescimento attorno al buco nero.

Sono tutte caratteristiche che possiamo ritrovare nell’immagine reale ottenuta ben quarant’anni dopo dai telescopi dell’EHT, a dimostrazione di quanto fossero accurate le intuizioni di Luminet. Attualmente Jean-Pierre è ricercatore senior emerito del CNRS presso il Laboratorio d’Astrofisica di Marsiglia. E non c’è dubbio che nei prossimi anni avremo la possibilità di ammirare immagini ancor più dettagliate di questi mostri cosmici. A proposito, non perdete la nostra diretta di domani, giovedì 12 maggio 2022: seguiremo la conferenza stampa dell’ESO sui nuovi straordinari risultati che riguardano la Via Lattea. Un’altra straordinaria foto di un buco nero? Scopritelo con noi e seguiteci iscrivendovi al nostro canale Youtube e mettendo mi piace alla nostra pagina Facebook.

Riferimenti: https://www.cnrs.fr/en/first-ever-image-black-hole-cnrs-researcher-had-simulated-it-early-1979